Nella serata di ieri a Vicenza presso il CoESPU - Centro di Eccellenza per le Stability Police Unites dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza dell’ambasciatrice Madina Jarbussynova rappresentante speciale e coordinatore OSCE per la Lotta alla Tratta di Esseri Umani, di autorità locali e del generale di brigata Giovanni Pietro Barbano direttore del CoESPU si è svolta la cerimonia di chiusura della seconda sessione delle tre complessive del progetto OSCE “Combating Human Trafficking Along Migration Routes”.
Il progetto, organizzato dall’OSCE in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, è finalizzato nel suo complesso alla definizione di un programma addestrativo rivolto a Magistrati, operatori delle Forze di Polizia e personale civile dei 57 Paesi aderenti all’OSCE impegnati nel contrasto al traffico di esseri umani, con l’obiettivo di accrescere la capacità di risposta sul piano giudiziario dei Paesi OSCE contro il traffico di esseri umani lungo le rotte migratorie, migliorando la capacità di identificare in tempo le vittime del traffico e perseguire con efficacia i trafficanti.
La sessione addestrativa che si è conclusa, durata una settimana, ha impegnato oltre 70 operatori specializzati di più di 38 Paesi Europei in esercitazioni pratiche che hanno simulato un realistico scenario di sfruttamento, con particolare riferimento a donne e bambini. Durante le attività i partecipanti hanno operato direttamente sul campo, affinando le più attuali tecniche investigative, tra cui anche le indagini finanziarie per il tracciamento dei proventi illeciti.
Un’attività addestrativa che per la sua attuazione ha visto il coinvolgimento non solo delle autorità locali, tra cui il comune di Vicenza, ma anche delle principali Organizzazioni Internazionali, tra le quali le Nazioni Unite (UN), il Centro Internazionale per lo Sviluppo delle Politiche Migratorie – ICMPD – Europol e Interpol.