Professione sommergibilista: sistemi di addestramento (1°parte)

(di Lia Pasqualina Stani)
04/06/16

“I tre elementi essenziali per ottenere qualsiasi cosa valga la pena avere sono: primo, duro lavoro, secondo, perseveranza e terzo, buonsenso”. (Thomas Edison).

Gli uomini e le donne che decidono di “appartenere” alla grande famiglia dei sommergibilisti, sono più di ogni altra cosa, motivati e determinati. Condividono anche a bordo dei loro battelli, fatica e sacrifici. Si fidano delle capacità umane, prima, e professionali dopo, di ogni loro “collega” che fa parte dell’equipaggio, presente sul battello di imbarco. Loro sono coscientemente coesi. Oserei dire, e mi ripeto, ma è vero, sono speciali.

Per dirla con le parole del Dalai Lama, i sommergibilisti della “nostra” Marina Militare Italiana, posseggono le “sei perfezioni”: coraggio, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza. Tanta, e non basta mai.

Tutti gli ufficiali, i sottufficiali, i graduati (tra questi uomini e donne) e la truppa tra cui i “nuovi” VFP1(solo uomini per adesso) seguono un percorso formativo impegnativo, specifico ed altamente “professionalizzante”.

Durante la loro carriera da sommergibilista, continuano e continueranno a studiare per migliorare costantemente il livello di specializzazione. La Scuola Sommergibili di Taranto del Comando Flottiglia Sommergibili forma, grazie alle capacità didattiche innovative degli istruttori e con i sistemi e le attrezzatture all’avanguardia, tutti gli equipaggi che operano a bordo dei sommergibili della Marina Militare Italiana.

Oltre ai sommergibili della classe Sauro 3^ e 4^ serie, con l’introduzione dei due sommergibili U212A della classe Todaro (Todaro e Scirè), altamente tecnologici, e altri due prossimi alla consegna, i sommergibilisti hanno dovuto necessariamente adeguarsi professionalmente per operare a bordo degli stessi.

I sommergibili appartenenti alla classe Sauro ed alla classe Todaro, oltre alla differenza sostanziale nonché visiva legata alla conformazione dello scafo, hanno differenti sistemi di propulsione, differenti sistemi di combattimento che necessitano obbligatoriamente differenziare il percorso di istruzione, formazione, ed aggiornamento dei rispettivi equipaggi.

La Scuola Sommergibili è dotata di moderni simulatori di piattaforma e combattimento oltre che di diversificati ausili didattici che facilitano la completa formazione sia di base che avanzata.

Tutti i sommergibilisti, indipendentemente da quale sarà il battello su cui andranno ad operare, classe Sauro o Todaro, vengono addestrati su entrambe le tipologie di simulatori.

Presso la Scuola sono in dotazione sia gli strumenti di addestramento per gli equipaggi della classe Sauro che quelli destinati alla formazione degli equipaggi degli U212A.

Necessaria è la differenziazione:

  • Sistemi di Addestramento per gli equipaggi U212A (classe Todaro) sono:

SSS (Steering Stand Simulator, che addestra i “Timonieri”)

SCTT(Submarine Command Team Trainer)

RUSH ESCAPE

  • Sistemi di Addestramento per gli equipaggi dei sommergibili della classe Sauro sono:

Allenatore di Immersione

Allenatore di Propulsione

Allenatore Traffico Siluri

Simulatore della Garitta di Fuoriuscita

  • Sistemi di Addestramento “Comuni” per gli equipaggi della Classe Sauro e degli U212A:

CBT (Computer Based Training)

Simulatori di Falla e Fumo

Laboratorio Linguistico

Aula Multimediale

I sistemi utilizzati per l’addestramento degli equipaggi della classe Sauro sono dei simulatori ed “allenatori” che servono a sviluppare la capacità di condurre un sommergibile per mare, non solo in condizioni normali ed ottimali, ma, soprattutto in condizioni danni estreme difficilmente replicabili a bordo di un battello in mare escludendo la possibilità di produrre danni collaterali.

Il simulatore di propulsione della classe Sauro rispecchia “fedelmente” il reale Locale Quadri Elettrici del battello e consente la formazione e l’addestramento del personale qualificato tecnico responsabile del controllo della piattaforma.

Prepara l’equipaggio alle manovre che si svolgono nell’area controllo della propulsione ovvero del motore elettrico principale. La propulsione è di tipo elettrico con un’unica elica accoppiata ad un motore elettrico a doppio indotto. L’energia necessaria è fornita da 3 gruppi Diesel/Generatori e/o dalle batterie di propulsione a seconda dell’assetto di navigazione. I comandi si effettuano solo azionando interruttori e deviatori.

Il locale quadri elettrici fa parte delle aree di controllo di un sommergibile.

Il simulatore è costituito da un grande box che riproduce fedelmente il locale quadri elettrici.

E’ chiaro che quello che viene simulato in questo allenatore è quello che potrebbe realmente accadere a bordo durante le differenti fasi di navigazione del sommergibile, a snorkel, in quota profonda, periscopica e in superficie.

La gestione del locale quadri elettrici è affidata a due figure importanti: l’elettricista ed il motorista. Ciascuno dei due gestisce autonomamente la sua console. Anche se il motorista conosce le “manovre” dell’elettricista e viceversa. Entrambi tengono d’occhio e controllano i dati di propulsione, la tensione delle batterie e tutto quello che serve per far navigare il battello per mare.

All’elettricista di guardia arrivano dal locale manovra gli “ordini di giri elica” che permettono di aumentare o diminuire la velocità del battello; quando l’operatore ha tacitato l’ordine, imposta la velocità ovvero proprio il numero di giri dell’elica-motore richiesti. Il motorista controllerà le pressioni, la temperatura e la velocità.

Sul quadro elettrico è scritto infatti “numero di giri dell’elica”.

All’interno del simulatore oltre ai futuri sommergibilisti, in cabina di regia c’è l’istruttore, che al fine di addestrare i team di bordo ad ogni circostanza che potrebbe presentarsi nella realtà, simula differenti condizioni di navigazione, da situazioni normali a situazioni estreme e complesse che potrebbero, se non affrontate correttamente compromettere la stabilità del battello e la sicurezza dell’equipaggio.

Il simulatore di immersione (foto) riproduce la Camera di Manovra (parte piattaforma) di un battello classe Sauro.

È costituito da una piattaforma mobile sostenuta da pistoni idraulici, che consente di riprodurre fedelmente i movimenti di beccheggio e rollio generati dallo stato del mare. Sia che il battello navighi in superficie, in immersione o “a snorkel”. I movimenti dell’allenatore si ottengono mediante il comando inviato da un computer al sistema oleo-dinamico.

Nel quadro comandi tutto è indicato con i nomi relativi alla funzione.

La simulazione d’immersione, alla presenza di un istruttore, prevede la presenza della squadra di guardia in manovra prettamente per la parte conduzione piattaforma, il team, comprensivo di timoniere, si addestra su una vasta gamma di situazioni dalle più semplici a quelle più improbabili.

L’istruttore simula tutte le possibili avarie e le condizioni meteo più improbabili. Attraverso il programma di simulazione, l’istruttore sottopone l’allenatore agli stessi, diversi, effetti che si verificano con differenti stati del mare, in termini di forza, intensità, tipo di onda e direzione di provenienza. La fedele riproduzione della vita di bordo, in una camera manovra di un battello classe Sauro, riproduce anche i rumori che si possono udire nella realtà.

Per le attività addestrative di Fuoriuscita da Battello Sinistrato, la Scuola Sommergibili dispone di un simulatore di Garitta di Fuoriuscita.

Nel 2005 anche l’esperto apneista Umberto Pellizzari ha visitato la Scuola per provare questo simulatore. In questo simulatore il personale si addestra alla fase inziale della “fuoriuscita individuale”. Dalla preparazione alla vestizione fino all’apertura del portello esterno della garitta, con le apposite tute contraddistinte dal colore arancione. E’ la ricostruzione realistica e funzionante della “garitta di fuoriuscita” di un battello classe Sauro che permette la messa in salvo dell’equipaggio nel caso in cui il sommergibile sinistrato ed in avaria si “posi” sul fondo. Tutto l’equipaggio, individualmente, deve attuare la procedura senza esitare o commettere errori. Attrezzature ed equipaggiamenti di emergenza corrispondono fedelmente a quelli in dotazione al battello.

La fase successiva dell’addestramento prevede la risalita fino in superficie. Il processo di formazione che si impara con il simulatore viene completato con l’invio degli equipaggi in strutture di paesi Nato. Può effettuarsi presso la base della Royal Navy di Gosport o presso la base della Marina norvegese di Haakensvern dove si trova il Submarine Escape Training Tank (SETT). È una vasca di simulazione alta 30 metri, dove l’allievo risale in superficie con le stesse speciali tute in dotazione a bordo dei nostri sommergibili.

Per tutti i sommergibilisti è obbligatorio effettuare questo tipo di addestramento e gli istruttori, moto esigenti, non rendono agevole questa fase della preparazione alla professione.

In un locale adiacente vi è il simulatore di Falla e Fumo dove il personale si addestra a “combattere” due dei peggiori pericoli che si possano avere a bordo, l’incendio e la falla. Lo stesso simulatore consente inoltre di addestrare il personale alla fase introduttiva della fuoriuscita collettiva da sommergibile sinistrato “Rush Escape” attualmente effettuabile sui sommergibili della classe Todaro.

Infine, l’Allenatore Traffico Siluri, si trova presso il Centro di Addestramento Aeronavale della Marina Militare (MARICENTADD) dI San Vito (Taranto).

Riproduce l’intero impianto dei siluri “modello A184” della classe Sauro e Todaro. Comprende sia un tubo di lancio che i quadri di comando. Qui si addestra il personale qualificato silurista.

(continua)