Caro ministro, se ne freghi e dia l’esempio…

(di Andrea Cucco)
07/03/23

Caro ministro Guido Crosetto, alcune polemiche stanno montando in seguito alla sua decisione di formare un “comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa”.

A quanto apprendo da testate come la Repubblica, ha detto di aver selezionato docenti universitari, giornalisti, economisti ed esperti comunicatori perché “...in un rinnovato e complesso quadro geopolitico, dovrà cambiare la percezione dello Strumento militare nazionale rispetto al passato. Occorre divulgare che gli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore risultano fecondi non solo per la Difesa sotto il duplice profilo dell’operatività dello strumento militare e dello sviluppo industriale, ma anche per il sistema Paese in termini di incremento dei livelli occupazionali, di sviluppo complessivo del sistema industriale, di leadership tecnologica, di incremento della crescita e dunque delle entrate”1.

I nomi che sembra aver indicato per quello che è stato da alcuni hanno definito un suo personale Think Tank (senza compensi), da Grasso a Riotta, da Buttafuoco ad Anselmi, sono indiscutibilmente di professionisti di altissimo livello ed esperienza. Tuttavia, mi permetta qualche osservazione...

Quello del miglioramento della "cultura militare" in Italia è un mantra che viene ripetuto da ogni ministro e, nella pratica, regolarmente smentito…

Come mai? Perché, alla fine, l’unica cosa che sembra interessare i vertici politici (ma anche militari) è dribblare le rotture di scatole che derivano dal lavorare in un campo di cui non vi è comprensione a livello popolare, ovvero proprio quella “cultura” che si vorrebbe diffondere.

“Sviluppare e valorizzare” qualcosa che esiste è encomiabile, farlo su qualcosa che manca del tutto è inutile. Un'effettiva "cultura della difesa" nel nostro paese è infatti assente, quindi moltiplicare per dieci, per mille o un milione un valore che è di fatto zero darà sempre il medesimo risultato: ZERO!

La squadra che ha ora a disposizione le permetterà di "amplificare" qualcosa che dovrà Lei far diventare da zero, uno zero virgola.

Visto che di armamenti se ne intende le farò un esempio semplice. L’Italia è per capacità una vera e propria bomba, tuttavia senza la piccola fiamma provocata da una spoletta, l’intera struttura sarà sempre assolutamente inerte.

A tutti i livelli il mondo militare ed industriale italiano scarica ogni iniziativa da prendere (e relativa responsabilità) sul vertice politico. La semiparalisi a cui assistiamo oggi è il risultato di questa condotta.

Sia dunque Lei ad innescare virtuosamente un intero paese. Come? Getti il cuore oltre l’ostacolo dei timori, delle critiche, delle derisioni, dei possibili errori e si metta in gioco!

Inauguri, per esempio, come avviene ogni giovedì pomeriggio a Parigi, una conferenza stampa settimanale della difesa in cui i cittadini (attraverso la stampa) possano alzare la mano e fare ciò che nel suo dicastero è sempre stato temuto peggio della peste: una libera domanda! Risponda e/o faccia rispondere i militari della nostra Repubblica (entro i limiti del possibile ovviamente); permetta loro di mostrare un mondo che, francamente, ne io ne Lei potremo mai capire e spiegare bene quanto loro...

Faccia in prima persona ed accetti anche eventuali figuracce altrui! L’importante è che siano in buona fede: in quanto umani, non siamo infallibili. Ha idea di quante carriere sono state costruite evitando rischi e rimanendo immobili nell'ombra? È tempo di cambiare.

Infine non "conceda" ed insegni a non "concedere" interviste, siamo cittadini di una Repubblica, non sudditi: rispondere è dovere istituzionale, non grazia.

In questi primi mesi di mandato è sembrato particolarmente sensibile ad attacchi, critiche e polemiche. Lei dirà “Boja fàuss, chi può apprezzarli?!”

Se sa di essere dalla parte del giusto, se ne freghi e racconti ciò che ritiene doveroso per il bene del paese. Senza artifizi, perché si comunica anche quando ci si illude di non farlo...

Vedrà che progressivamente, con un esempio coraggioso e determinato, con o senza aiuti, una reale "cultura della difesa" comincerà finalmente a diffondersi.

1https://www.repubblica.it/politica/2023/03/06/news/crosetto_difesa_comit...

Foto: ministero della difesa