Il successo dei talebani preoccupa Israele

(di Tiziano Ciocchetti)
20/08/21

Le immagini dei telegiornali di questi giorni mostrano la reconquista talebana dell’Afghanistan, con gli occidentali impegnati ad evacuare il personale diplomatico e i collaboratori afghani.

Oltre alle dichiarazioni dei politici occidentali, sono apparse anche quelle del gruppo terroristico Hamas. Il portavoce politico, infatti, ha celebrato il ritorno dei talebani al potere con la seguente dichiarazione: “Oggi i talebani sono vittoriosi dopo essere stati accusati di essere retrogradi e di terrorismo. I talebani hanno affrontato l’America e i suoi agenti e hanno rifiutato mezze soluzioni. I talebani non si sono fatti ingannare dagli slogan della democrazia e delle elezioni e dalle false promesse. Questa è una lezione per tutti i popoli oppressi”.

In questa dichiarazione si evince la stessa volontà, da parte di Hamas, di portare avanti una guerra contro lo Stato d’Israele. È indubbio che la conquista di Kabul da parte dei talebani ha esaltato molti gruppi, come Hamas e gli Hezbollah. In Europa, e nell’emisfero occidentale in generale, se ne parlerà ancora per qualche settimana, poi finirà nell’ombra. In Israele, invece, le immagini di disfatta e disperazione che arrivano dall’Afghanistan hanno alimentato nel governo di Gerusalemme la consapevolezza di non poter contare troppo sui loro alleati (gli americani) e di dover gestire in prima persona le questioni strategiche, come per esempio il nucleare iraniano.  L’apparato di sicurezza israeliano è ossessionato dalle immagini di evacuazione dagli aeroporti e basa la sua missione su un assunto ben preciso: non dover mai vedere quelle scene sul territorio israeliano.

D’altronde le milizie islamiche stanno diventando sempre più aggressive. Prima i razzi con scambi di risposte a fuoco con Hezbollah dal sud del Libano. Poi il viaggio a Teheran del numero due dell'organizzazione sciita libanese per fare il punto con il capo dei Guardiani della Rivoluzione Hossein Salami. Infine, il doppio monito allo Stato ebraico: sia Salami che il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah (foto), hanno rilasciato una dichiarazione in cui dichiarano di essere pronti alla guerra contro lo Stato Ebraico.

Salami ha inoltre aggiunto che “l'Iran ha le capacità per annientare Israele e, nel caso in cui commetta un errore, la guerra che ne risulterà sarà la sua fine".

Foto: IRNA