Portaerei cinese a poche miglia da Taiwan

(di Antonio Vecchio)
19/03/22

Mentre in Europa la guerra divampa, le reazioni al passaggio di una nave cinese nelle acque di Taiwan ci ricordano che i quadranti geopolitici sono plurimi, mai asincroni e sempre interconnessi.

I fatti. Venerdì 18 marzo, la portaerei Shandong (Tipo 001A) è stata avvistata nelle acque delle stretto di Taiwan mentre procedeva in direzione nord, a sole 30 miglia dal territorio dell’isola ribelle.

La seconda portaerei dell’arsenale cinese è transitata attorno alle 10.30 del mattino, le 3.30 ora italiana, nei pressi di Kinmen, isola controllata da Taiwan, al largo di Xiamen, nella provincia sud-orientale cinese del Fujian.

Il ministero della difesa di Taiwan ne ha data per primo notizia, subito ripresa da Reuters1 che ha citato una fonte locale protetta da anonimato, secondo cui la nave è stata avvistata anche dai passeggeri di un volo domestico di linea.

La Shandong, durante il passaggio ravvicinato è stata seguita dal cacciatorpediniere USA, USS Ralph Johnson, e da alcune navi militari di Taiwan, che l’hanno monitorata per un lungo tratto di mare, ma nessuna dichiarazione in merito è stata rilasciata dai due stati maggiori.

Il governo cinese, come era prevedibile, non ha commentato, anche se in precedenza aveva fatto cenno ad attività addestrative navali di routine programmate.

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, diversi commentatori e analisti hanno paventato la possibilità che Pechino possa decidere di invadere l’isola di Taiwan, sfruttando l’indebolimento americano per l’apertura di un secondo fronte in Europa.

Una paura diffusasi in seno all’opinione pubblica, che ha trovato ospitalità anche in larghi settori della politica.

Come abbiamo già illustrato su queste pagine, i due scenari non sono paragonabili; non solo per la particolare organizzazione di difesa “ad istrice”, che fa dell’isola di Taiwan un caposaldo difficilmente espugnabile, ma soprattutto per la sua particolare orografia e la distanza dalla terraferma cinese.

Un combinato disposto che rischierebbe di tenere le forze da sbarco cinesi a lungo incollate agli scogli di Taiwan, mentre Taipei avrebbe tutto il tempo per scatenare un attacco missilistico diretto alla Mainland.

Si ritiene invece plausibile che il passaggio della nave, più che - come da più parti asserito - ad un atto dimostrativo legato all’incontro telefonico tra Xi Jinping e Biden in programma qualche ora dopo, sia da collegare alla necessità di riposizionamento della nave in uno dei porti settentrionali, per partecipare alle celebrazioni per la fondazione della Marina cinese previste nel mese di aprile.

La Shandong2 (Tipo 001A) è la portaerei più giovane della flotta cinese, la prima del tipo STOBAR (Short Take-Off But Arrested Recoverydecollo corto ma arresto assistito).

Varata nel 2017, rappresenta una rielaborazione della Liaoning (Tipo 001), con una serie di modifiche che ne hanno incrementato gli spazi dedicati al personale e agli aeromobili imbarcati.

È lunga 315 m (10,5 metri in più del Liaoning), larga 75m, con un dislocamento di 65.000 tonnellate (superiore alla precedente).

Il suo apparato propulsivo eroga circa 200.000 cavalli di potenza, che possono spingere la nave a ad una velocità di 30/31 nodi, con una autonomia di 4.400 miglia.

Imbarca sino a 28 caccia J15 e 12 elicotteri, di cui 4 in versione AEW (Airborne Early Warning).