E' principalmente all'ultimo piano della sede di Lungotevere delle Navi a Roma, che le esperienze e le idee dei progettisti e tecnici della Marina Militare italiana prendono forma e contorni definiti.
Sono tre le innovative classi interessate dal tanto atteso (dopo 40 anni...) Programma Navale in corso: pattugliatori polivalenti d’altura (PPA), navi da supporto logistico (LSS: Logistic Support Ship) e navi anfibie multi-ruolo (LHD: Landing Helicopter Dock).
Abbiamo chiesto di poter visitare quelle stanze. Pochi giorni addietro abbiamo ricevuto l'invito.
Quelli che state per incontrare sono ufficiali al comando di uomini straordinari che senza sosta lavorano per offrire all'Italia i mezzi più idonei alle operazioni di pace e di guerra che affronteremo nei decenni a venire.
Una nota di assoluto apprezzamento è dovuta: montando l'intervista ho realizzato a posteriori che - a differenza di quanto avviene di regola nel mondo militare (talvolta si vuole una semplice "traccia", talaltra si contesta la virgola...) - ai comandanti Parapetto ed Olivo non avevo inviato alcun elenco di domande. Si sono trovati di fronte, una bella mattina di sole, un giornalista curioso. Con sincerità, cortesia e pazienza hanno risposto a chi probabilmente non era... diciamo forse "esente da imprecise convinzioni".
Non sono i primi che ho incontrato in questi termini.
Caro ministro Pinotti, dia maggiore fiducia ai suoi uomini, la meritano. Altrimenti continueranno a vivere in una dimensione in cui non è ammesso sbagliare (non parlo del campo di battaglia). Ed in "certe condizioni" vince chi osa, non chi evita i rischi (ora sì).
Buona visione!