Edmondo Cirielli, questore della camera dei deputati e parlamentare di Fratelli d'Italia, scrive in una nota: "Sono inaccettabili le polemiche contro il generale, Pasquale Preziosa, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, che figura tra i nomi valutati dal governo per la guida dell'Agenzia spaziale. Preziosa andrebbe giudicato per il suo curriculum e non per il suo status di militare. Nel caso specifico, è un curriculum eccellente. Basta ricordare che è stato al comando della forza armata più tecnologica che esiste. Ha tutte le competenze professionali e accademiche per assumere il ruolo che il Governo gli vorrebbe affidare".
Ops! Un politico con le "palle" che dimostra di conoscere il mondo militare?
Se vogliamo giudicare i capi delle forze armate come non idonei a dirigere un Ente di Ricerca siamo davvero alla frutta. Un capo di stato maggiore, non è un dirigente comune: ha ogni giorno la responsabilità dell'incolumità dei propri uomini (decine di migliaia in Italia e all'estero) e deve svolgere attività manageriale di altissimo livello per garantire ognitempo la capacità militare. Programmazione e gestione finanziaria, sinergia con l'industria nazionale nel promuovere prodotti all'estero, attività diplomatica e di intelligence, analisi e studi nei più svariati settori, attività di ricerca e sperimentazione sono solo la minima parte del suo pane quotidiano. Quando poi si parla di Aeronautica Militare il tutto è amplificato all'ennesima potenza, poiché il sistema d'arma utilizzato (velivoli da caccia ad esempio) esprimono il massimo della tecnologia esistente.
Che c'entra un generale con lo spazio?!!! Molti astronauti italiani sono o sono stati militari: Vittori, Cristoforetti, Nespoli, etc. Presso lo stato maggiore della Difesa esiste un ufficio dedicato allo Spazio!
Vogliamo infine considerare la Space Economy? Un tabù, un argomento da salotto, o piuttosto una realtà che non può essere trascurata e lasciata all'approssimazione. Parliamo di un settore che richiede investimenti sempre maggiori e la sinergia tra le migliori menti visto che Paesi come la Francia, la Germania - riconosciamolo - sono più avanti del nostro. Cina, Russia e Stati Uniti sono poi lustri anni davanti a noi e già hanno affilato le unghie per la conquista, guarda caso "militare", dello Spazio.
Alla luce di quanto detto, pur mettendo in discussione il metodo della defenestrazione dell'ex presidente dell'ASI Battiston, dire che un generale non è la persona adatta per un ente di ricerca tipo l'ASI, dimostra una miopia politica senza precedenti.
Occorre cambiare la mentalità e mettere in posti chiave non gli amici degli amici ma figure capaci di far compiere all'Agenzia Spaziale Italiana (per cominciare...) un ulteriore salto di qualità. Lo Spazio non è "vuoto", è una risorsa concreta - soprattutto economica - non solo un laboratorio di fisica.
(foto: ASI / Aeronautica Militare)