…e se dessimo i carri Ariete agli ucraini?

(di Tiziano Ciocchetti)
11/05/22

Alcuni paesi dell’ex blocco orientale hanno annunciato di voler cedere le loro dotazioni di MBT all’Ucraina, al fine di sostenerli nella lotta contro l’invasore russo.

Infatti, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia invieranno (in almeno un caso obtorto collo) varie versioni, più o meno aggiornate, del T-72.

Varsavia riceverà in cambio, direttamente dallo zio Sam, gli M-1A2 SEPv₃ (ovvero il carro da battaglia più pesante oggi in servizio con le sue 73,5 tonnellate di massa).

La Slovacchia, invece, in cambio dei suoi M-84 (versione slava del T-72) avrà dalla Germania IFV Marder e TPz Fuchs 6x6, già in servizio con la Bundeswehr.

La Repubblica Ceca ha già consegnato all'Ucraina T-72 e IFV BMP-1. Questo non è stato ufficialmente confermato. Tuttavia le immagini che mostrano questi mezzi sui treni diretti in Ucraina sono state pubblicate sui social network. Secondo il Wall Street Journal, Praga avrebbe consegnato una dozzina di carri armati.

Il 4 maggio scorso, durante una visita a Berlino dove ha incontrato il cancelliere Olaf Scholz, il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha ottenuto assicurazioni che la Germania avrebbe aiutato il suo Paese a sostituire l'equipaggiamento militare fornito in Ucraina.

"Vogliamo lavorare a stretto contatto quando si tratta di consegne di armi", ha affermato Scholz. “La Repubblica Ceca può fornire armi di fabbricazione russa che l'Ucraina può utilizzare immediatamente. E possiamo aiutare l'esercito ceco a mantenere le sue capacità. Lo chiamiamo scambio a catena", ha aggiunto. Da parte sua, il premier Fiala ha confermato che è stato raggiunto un accordo su un progetto di ammodernamento dell'Esercito ceco con Berlino. "Un consenso politico su questo problema è stato trovato rapidamente", ha affermato.

In sostanza si parla di Leopard 2A6/7 (foto).

Inoltre, avendo già consegnato all'Ucraina il suo sistema superficie-aria a lungo raggio S-300 (ereditato dal periodo sovietico) e “immobilizzato” a terra i suoi aerei da combattimento MiG-29 in vista del loro eventuale trasferimento alle forze aeree ucraine, la Slovacchia vorrebbe beneficiare delle stesse commesse che avranno i cechi.

Visto ciò, potrebbe essere un’occasione per l’Esercito Italiano di liberarsi finalmente degli Ariete (foto apertura). Magari si potrebbe organizzare un corso di addestramento, per carristi ucraini, presso la Scuola di Cavalleria di Lecce e la brigata corazzata Ariete.

Dopo qualche mese di istruzione potremmo inviare gli equipaggi formati, con la trentina di C-1 ancora funzionanti, in Ucraina e chiedere in cambio dei carri Leopard 2A6 (nel 2004 ci furono offerti a 1,2 milioni di euro!!!).

Stiamo parlando di un mezzo corazzato - l'Ariete - con una capacità di sopravvivenza, in un conflitto come quello russo-ucraino, pari a quella di un T-80 prima versione (ad essere ottimisti).

Ovviamente quando scritto sopra sarà assolutamente irrealizzabile, ci terremo i nostri Ariete, anzi, verrà lanciato il programma di aggiornamento che costerà alla Difesa 752 milioni di euro e che si concluderà solo nel 2035.

Per quella data, i tre reggimenti carri, avranno in servizio un MBT a dir poco obsoleto e del tutto inutile.

Foto: U.S. Army