E’ un velivolo immortale. Non si potrebbe definire altrimenti il Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II, grosso bestione entrato in servizio nel 1977, quando le tv (italiane..., ndr) trasmettevano ancora in bianco e nero, e che resterà sui campi di battaglia almeno fino al 2028, entrando di diritto nella storia dell’aviazione.
Amato dalle truppe, odiato dai nemici. I talebani lo chiamano “l’incubo”, a causa dei proiettili del suo cannone che arrivano a destinazione prima ancora di essere uditi. Ci hanno provato, in questi anni, a sostituire questa macchina mostruosa, ma alla fine, nessuno ha potuto fare altro che richiamarlo in servizio. Il motivo? E’ semplice. Non esiste, nel panorama mondiale, una macchina simile nel Close Air Support. E non esisterà, perché nessuno sta sviluppando il suo successore.
Chi ha tentato di identificare un possibile sostituto (come l’F-35) ha miseramente fallito. La flotta "Warthog" sarebbe dovuta andare in pensione a partire dal 2015, una mossa che avrebbe consentito al Pentagono di risparmiare qualcosa come quattro miliardi di dollari. Di contro, l’aviazione più potente del mondo non avrebbe più avuto un velivolo specifico nel ruolo Cas.
Nonostante le iniziali perplessità, il Congresso degli Stati Uniti ha stanziato un miliardo di dollari per mantenere attive nove squadriglie Warthog (ritirandone quattro, con soldi e uomini convogliati nel programma JSF). Dall’Europa alla Siria, dalla Corea all’Afghanistan, dall’Iraq alla Turchia. Dove le truppe USA, lì voleranno gli A-10.
Il fatto che un sistema voli per 60 anni è da imputare a due principali fattori: da un lato la lungimiranza dei progettisti per aver creato un carro armato volante. Dall’altro la miopia del Pentagono che negli ultimi venti anni non ha mai provveduto alla progettazione di un sostituto, specifico, dell’A-10, abbagliato dalla sfrenata ricerca della migliore e costosa tecnologia. Negli anni, tutti i piani di pensionamento dell’A-10 sono stati giudicati irresponsabili ed avventati perché gli USA non hanno (e non avranno) in inventario, qualcosa di lontanamente simile alle capacità di fuoco e resistenza del Warthog.
Nessun altro velivolo occidentale potrebbe continuare la sua missione sotto il fuoco dei cannoni da 23mm e contro alcuni da 57 mm. Ogni parte vitale dell’A-10 è protetta da piastre corazzate. Non fa eccezione il pilota, avvolto da una “vasca” di titanio di 600 kg.
L’A-10 potrebbe anche non essere bello da vedere. Non è stealth, non è veloce, non è elegante, ma è stato progettato per sopravvivere. Può volare con un’ala danneggiata e parzialmente distrutta, un solo motore, un solo timone, un solo alettone. Può volare con il sistema idraulico danneggiato, grazie a comandi meccanici di riserva. Le sue estremità alari incurvate verso il basso, incrementano la portanza alle basse velocità. Le ruote principali del carrello sporgono dalle gondole quando esso è retratto: un’ulteriore garanzia di sopravvivenza anche quando il carrello non può essere esteso.
Ma l’A-10 non è stato progettato come un aereo, bensì come un sistema blindato per portare in volo l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta: il cannone a sette canne rotanti GAU-8 Avenger. E’ un cannone tipo gatling da 30 mm a due cadenze di tiro: 2100 o 4200 colpi al minuto e può essere portato alla massima cadenza di tiro in 0,55 secondi. Il serbatoio delle munizioni porta un massimo di 1350 colpi. E’ in grado di distruggere un carro armato a quasi 7 km di distanza.
L’ A-10, progettato negli anni 70’, non potrebbe operare in scenari dove non è stata precedentemente imposta la supremazia aerea: sarebbe una facilissima preda. Il progetto è nato per il supporto tattico e la distruzione di carri armati con un costo di poco meno di 12 milioni di dollari ad esemplare.
Infine, sarebbe opportuno rilevare un altro dato che consacra l’A-10 a mostro sacro dell’aeronautica militare. Nonostante sia stato progettato negli anni ’70, l’A-10 non è mai stato venduto all’estero. Un divieto assoluto del Congresso, al momento imposto all’F-22, il cui costo era (linea chiusa) di 150 milioni di dollari ad esemplare.
(foto: Lockheed Martin / US Air Force)