Afghanistan: i talebani conquistano la provincia di Kunduz. "Veniamo in pace", ma è iniziata la persecuzione degli apostati

(di Franco Iacch)
29/09/15

I talebani hanno conquistato l’intera provincia di Kunduz con un massiccio attacco che non ha lasciato scampo alle forze governative: conquistati i tribunali, gli ospedali e tutti gli edifici governativi. I talebani hanno liberato anche centinaia di detenuti da un carcere di massima sicurezza. La conferma della caduta di Kunduz arriva direttamente dal ministero dell’Interno afghano.

"Nonostante fossero pronte ed avvisate dell’imminente attacco, le forze di sicurezza a Kunduz sono state travolte da una massiccia offensiva. Gli attacchi sono stati coordinati in almeno dieci luoghi diversi della città”.

Esultano i talebani sul loro account Twitter ufficiale. "Con l'acquisizione della principale base della polizia e dell'ufficio del governatore a Kunduz, tutta la provincia è adesso nelle nostre mani, veniamo in pace".

La conquista di Kunduz rappresenta la prima grande vittoria per il gruppo estremista dal 2001. Secondo i primi rapporti, i talebani coinvolti nell’attacco sono stati supportati anche dai guerriglieri del Movimento islamico dell’ Uzbekistan. La caduta della città, che ha una popolazione di oltre 300.000 persone, segna una grande sconfitta per le forze governative afghane, che hanno lottato contro i talebani con l'aiuto degli Stati Uniti e della NATO.

Anche in questo caso, i rapporti dell’Occidente smentiscono le note ufficiali del governo. Secondo il Pentagono, infatti, le forze afghane avrebbero anche potuto respingere gli aggressori e riprendere il controllo della città, ma alla fine sono stati travolti (il sospetto è lecito: hanno davvero combattuto?).

La strategica città di Kunduz è una delle città più ricche dell'Afghanistan. I talebani hanno attaccato la città nell’aprile dello scorso anno, ma sono stati respinti dalle forze di sicurezza afgane. Aspettiamoci adesso l’inizio delle persecuzioni nei confronti di coloro che i talebani chiamano apostati e l’introduzione della Sharia.