Aggiornamenti sul confronto in Crimea

13/03/14

La Bielorussia ha chiesto ufficialmente alla Russia di schierare altri 15 caccia nel suo territorio, in risposta alla crescente attività della NATO lungo i confini del paese. La richiesta è stata ufficialmente presentata a Mosca dal presidente Alexander Lukashenko.

La tensione tra la Russia e l'Occidente è salita alle stelle con la recente rivolta in Ucraina e con il destino della Crimea, regione autonoma con etnia prevalentemente russa.

La Crimea, che non ha riconosciuto il nuovo governo di Kiev, ha annunciato la volontà di entrare a far parte della Russia. Quest’ultima non si è tirata indietro, con parlamento che ha dato il via libera allo schieramento di un contingente militare russo lungo il confine ucraino in Crimea. L’Ucraina invece, ha richiesto alla NATO di utilizzare tutte le possibili misure per garantire l'integrità territoriale del paese. Stati Uniti che hanno accolto "l'invito" e Pentagono che ha deciso di aumentare la propria presenza aerea in Polonia.

Mosca non intende di certo perdere la propria base di Sebastopoli, comando della Flotta da Guerra del Mar Nero e punto strategico per la proiezione militare nel Mediterraneo. Sempre dalla Crimea, la Russia rifornisce il regime siriano di Assad che senza questo flusso di equipaggiamenti non riuscirebbe più a contrastare i ribelli, sostenuti dagli americani. Strategicamente, Mosca non può permettersi di perdere la Crimea, pena la permanenza della potente Sesta Flotta americana a pochi chilometri da “casa”.

Il Parlamento della Crimea ha dichiarato l’indipendenza dall’Ucraina con 78 voti a favore su 81. In caso di successo del referendum del prossimo 16 marzo, la Crimea si aggregherà alla Federazione russa. Azione giudicata illegittima dall’Occidente.

Le forze schierate

STATI UNITI: sei caccia F-15C hanno raggiunto la settimana scorsa la base di Lask, a 100 miglia da Varsavia, divenuto il principale punto di rischieramento avanzato americano dal 2012. Entro le prossime 48 ore, dodici F-16 raggiungeranno la Polonia. Sesta Flotta pronta ad intervenire. Il cacciatorpediniere classe Arleigh Burke “USS Truxtun” del gruppo da battaglia (Carrier Strike Group) della portaerei classe Nimitz “USS George HW Bush”, ammiraglia della Sesta Flotta americana con sede in Italia, ha iniziato ieri un’esercitazione sulle coste della Romania, a circa 220 chilometri dalla Crimea. Forza sottomarina ignota, ma presente. Il Pentagono non ha una componente anticarro specifica e questo la Casa Bianca lo sa. A causa dei tagli infatti, dalla base tedesca di Spangdahlem, l'Air Force ha soppresso lo scorso anno i 21 A-10 rischierati. Erano gli ultimi "facoceri" in Europa. La crisi in Crimea preoccupa anche in prospettiva futura perché i tagli alla Difesa americana (entro il 2015 l’Air Force taglierà 500 velivoli), accolti con entusiasmo fino a pochi giorni fa, adesso iniziano ad essere guardati con diffidenza, considerando il turbolento contesto mondiale. Gli Usa però, precisano che gli aerei ritirati all’estero saranno soltanto 47.

NATO: due Awacs continuano a monitorare l’evolversi della situazione, effettuando pattugliamenti aerei sull’Estonia, la Lettonia e la Lituania.

RUSSIA: in stato d'allerta la 98a Divisione Aerotrasportata con sede ad Ivanovo. Quattro mila paracadutisti supportati da un numero imprecisato di mezzi pesanti sono stati spostati in una località sconosciuta. 16 Mig-29K sono stati schierati presso la base aere russa a Eerebuni, in Armenia. Previsto il rischieramento di 18 elicotteri d’attacco. La base aerea Baranavicy, in Bielorussia, riceverà nelle prossime ore da 12 a 15 caccia Su-27 Flanker. La Bielorussia ospita già quattro caccia Su-27, secondo quanto previsto dal trattato di protezione congiunta tra i due paesi, siglato nel 2009. Sulla carta, il Su-27, uno dei capolavori dell’ingegneria russa, è di gran lunga superiore ai caccia occidentali schierati in Polonia. Forza sottomarina ignota, ma presente. A Kapustin Yar, che si trova a circa 450 chilometri ad est del confine con l'Ucraina, sono stati schierati circa 3.500 soldati e svariati sistemi di difesa aerea (S-300, SA-17 "Grizzly" e molto probabilmente SA-21 "Growler"). I russi continuano ad ammassare carri armati lungo il confine.

Franco Iacch

Nell'immagine un SU27 russo - (fonte: Sukhoi)