Per eludere le limitazioni imposte dal Congresso, l’Amministrazione Biden impiega i propri alleati per fornire armamenti sempre più sofisticati agli ucraini.
È il caso dei missili antinave Harpoon, acquistati tempo fa dalla Danimarca e ora inviati a Kiev.
Stiamo parlando dell’RGM-84L Harpoon Block II. Sviluppato a partire dal 1996, e finanziato dalla Danimarca, il primo lancio è avvenuto nel 2001.
Si tratta di un missile (gittata massima 220 km) concepito per operazioni in ambiente litoraneo, ovvero un contesto formato dall’insieme di una zona di mare, di costa e di entroterra per una profondità fino a 50 miglia. È un ambiente caratterizzato da molte navi di vario genere e appartenenza, nonché dalla vicinanza della terraferma che crea grosse difficoltà ai seeker dei missili.
Rispetto alle versioni precedenti, l’Harpoon Block II presenta capacità migliorate per l’attacco a unità navali ma è in grado di colpire anche obiettivi costieri (come ad esempio quelli presenti nella Penisola di Crimea). La presenza di un data-link permette di ricevere aggiornamenti in volo sulla posizione del bersaglio, in modo da impiegare il radar di bordo per meno tempo e su un’area di ricerca più piccola (in tal modo si riducono anche le possibilità, da parte dell’obiettivo, di tracciarlo).
Una delle caratteristiche peculiari dell’Harpoon Block II è la capacità di attaccare obiettivi navali in zone costiere. Si tratta di bersagli assai difficili in quanto i sistemi di guida dei missili hanno difficoltà a riconoscere il bersaglio a causa della terraferma e della conformazione costiera.
Tale versione è equipaggiata con il sistema di navigazione INS/GPS (per intenderci lo stesso delle JDAM). Il sistema viene impiegato per guidare l’Harpoon contro bersagli terrestri, navi in porto (con un CEP di 10/15 metri) e navi in alto mare. In quest’ultimo caso la guida finale è gestita da un radar caratterizzato da elevata resistenza alle ECM e ottimizzato per l’ambiente litoraneo.
Il vantaggio di utilizzare il sistema di guida INS/GPS, per tutta la fase di attacco a obiettivi fissi, sta nel rendere l’arma completamente “passiva”, quindi estremamente difficile da individuare.
Con l’Harpoon Block II gli ucraini implementeranno sensibilmente la loro capacità di colpire il naviglio russo, non solo nel Mar Nero.
Foto: Boeing