Cina, allarme del Pentagono: l'isola di Guam nel raggio del nuovo missile DF-26

(di Franco Iacch)
12/05/16

“La Cina ha sempre avuto la capacità di colpire l’isola di Guam con missili nucleari a lungo raggio. Nell’ultimo periodo, l'esercito cinese starebbe investendo risorse per sviluppare una nuova strategia di attacco, basata esclusivamente su armi convenzionali”. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto del governo degli Stati Uniti a firma della U.S.-China Economic and Security Review Commission.

Lo studio si concentra sulla minaccia rappresentata dall’introduzione dei nuovi missili balistici e da crociera cinesi così come gli sforzi per perfezionare la tecnologia che permetterebbe loro di colpire con precisione Guam e le altre isole circostanti. Di particolare interesse, secondo il rapporto, è il missile balistico a raggio intermedio DF-26.

Con un presunto raggio d’azione di 2.500 miglia, il missile è stato soprannominato "Guam Killer" o "Guam Express", a causa della sua capacità di colpire l'isola dopo essere stato lanciato dalla Cina continentale.

"Il DF-26, in combinazione con i nuovi missili da crociera lanciati dal mare, dovrebbe consentire alla Cina di colpire Guam con maggiori opzioni, precisione e potenza”.

Il DF-26 è il primo missile balistico convenzionale della Cina in grado di raggiungere Guam. Il suo design modulare gli consente di trasportare vari tipi di testate, comprese quelle nucleari.

Dopo il suo debutto in una parata militare lo scorso settembre, il missile – secondo il rapporto – dovrebbe essere operativo, ma prodotto in quantità limitata.

L’isola di Guam ospita una potente base aeronavale degli Stati Uniti. Il personale standard è formato da cinquemila soldati (oltre ai marine in rotazione) a supporto dei quattro sottomarini d’attacco a propulsione nucleare classe Los Angeles rischierati nella base per i pattugliamenti nel Pacifico. La base ospita anche svariate piattaforme aeree (fisse ed in rotazione): dai droni spia ai bombardieri con capacità nucleare (B-52/B-2). A protezione dai missili balistici, nell’isola di Guam sono presenti svariate batterie THAAD, acronimo per Terminal High Altitude Area Defense.

Continuano nel rapporto dalla U.S.-China Economic and Security Review Commission. “La continua introduzione e la diffusione di nuove armi, minacciano gli interessi degli Stati Uniti nella regione. Siamo dinanzi ad una strategia cinese più ampia, progettata a supporto delle sue rivendicazioni territoriali”.

(foto: Air Force / web)