Si chiama Restoring Active Memory (RAM) ed è l’ultimo progetto sviluppato dalla DARPA, l’agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa USA, per la creazione di una interfaccia neurale impiantabile in grado di ripristinare i ricordi perduti in soggetti con lesioni cerebrali traumatiche.
Scrivono dalla DARPA: “le lesioni cerebrali traumatiche interessano 1,7 milioni di civili ogni anno e 270.000 militari censiti dal 2000. Le lesioni cerebrali hanno dimostrato di alterare la capacità di recuperare i ricordi creati prima di subire il trauma, limitando la successiva capacità di formarne dei nuovi”.
Con il programma RAM, la DARPA intende “colmare i vuoti creati nel cervello”. Il programma di ripristino della memoria rientra nel più ampio progetto BRAIN, fortemente sostenuto dall’amministrazione Obama.
La DARPA spera di creare un modello di calcolo multi-scala che possa descrivere “il codice sorgente della memoria”.
Il prossimo passo della DARPA sarà quello di creare una interfaccia neurale con la capacità di colmare “le lacune nel flusso di memoria nel cervello dopo una lesione traumatica”. L'impianto stimolerebbe il cervello per aiutare a ripristinare la sua capacità di creare nuovi ricordi.
I test sui militari sono iniziati lo scorso settembre. Tra qualche mese la fase di test si estenderà anche ai volontari civili.