Disastro Germanwings: l'anti-collisione esiste ma solo per i militari

02/04/15

E’ un progetto congiunto che coinvolge NASA, Air Force e Lockheed Martin ed in fase di sviluppo dal 1980 per evitare tragedie come quelle del volo della Germanwings dove perirono 150 persone.

E’ un sistema automatico che subentra al pilota e modifica la traiettoria di un aereo in rotta di collisione portandolo a quota di sicurezza.

L’Automatic Ground-Collision Avoidance System (Auto-GCAS) monitora la traiettoria standard di un aereo per la tratta X con quella di volo effettiva. Se i calcoli dimostrano delle discrepanze e il computer non riconosce alcun tentativo del pilota per evitare un incidente imminente, il pilota automatico esclude la controparte umana e riporta l’aereo a quota di sicurezza. Il sistema sarà installato sule piattaforme F-22 e F-35 mentre è già operativo sugli F-16.

Lo scorso febbraio, il Pentagono ha confermato il primo utilizzo operativo, con pilota tratto in salvo dal sistema anti-collisione.

Anche se tutti i dettagli sono classificati, si crede che l’incidente abbia coinvolto un F-16C dell’Air Force durante un attacco al suolo contro una postazione dello Stato islamico in Siria.

La NASA ha comunque confermato che programmi simili sono in fase sperimentale per i voli commerciali, anche se non ha chiarito come un sistema del genere avrebbe potuto impedire la tragedia della Germanwings.

L'implementazione dell’Auto-GCAS nella flotta F-16 è una risposta al significativo numero di incidenti causati da piloti distratti o non pienamente in grado di volare seguendo il profilo del terreno. Le componenti dell’ Auto-GCAS sull’F-16 includono modifiche digitali al computer di volo, sul controllo del velivolo, sui sistemi per il trasferimento dei dati avanzati e sul software di missione. Quando l’aereo si avvicina al terreno, il computer determina il lasso di tempo entro cui potrebbe avvenire l'impatto ed innesca una procedura automatica per evitare l’incidente.

La NASA sviluppa tecnologie automatiche anti-collisione da almeno tre decenni. I primi test "full-envelope" sono iniziati nel 1997. Le 556 manovre effettuate sui 40 voli di prova hanno dimostrato l’efficacia del sistema. Studi sono in corso per consentire all’autopilota di identificare alcuni parametri di missione, escludendo le contromisure. L’Auto-GCAS, infatti, salva delle vite, ma potrebbe impedire l’esecuzione delle manovre tattiche standard.

Franco Iacch