“In Siria abbiamo ancora quattro, cinque soldati addestrati”.
“Scusi generale, sta scherzando?”
“No, abbiamo un piccolo numero di combattenti ancora sul campo. Quattro siriani, forse cinque”.
Questo lo scambio di battute tra i membri della Commissione per i Servizi Armati del Senato ed il comandante militare degli Stati Uniti per il Medio Oriente, il generale Lloyd Austin, durante un’audizione che si è conclusa pochi minuti fa.
Il programma del Dipartimento della Difesa, di addestrare delle unità in Siria per combattere lo Stato islamico, è stato definito un “totale fallimento”.
Per il primo anno, gli USA avrebbero dovuto addestrare 5,400 uomini, ma il primo gruppo addestrato, formato da 54 unità, è stato attaccato da una cellula siriana di al-Qaeda. Nonostante l’addestramento, la prima unità che avrebbe dovuto combattere lo Stato islamico con le armi USA è stata neutralizzata. Molti quelli uccisi sul campo, alcuni catturati. Numerosi quelli che si sono dati alla fuga, regalando l’equipaggiamento al nemico.
Per la prima volta, l'esercito americano ha riconosciuto che quella forza moderata addestrata in Siria che avrebbe dovuto contrastare lo Stato islamico (54 unità invece di 5,400), non esiste più.
(nella foto - archivio US DoD - il generale Lloyd Austin con il presidente Obama)