F-22B. Potrebbe chiamarsi così il nuovo Raptor, potenzialmente in pre-produzione già a partire dalla fine del prossimo anno, dopo il drastico cambio di rotta dei legislatori, con consegne dal 2020.
Come è noto, nella sua revisione al disegno di legge per il 2017, il Comitato Servizi Armati ha chiesto ufficialmente il costo per l’acquisizione di 194 nuovi F-22. E’ comunque innegabile una certa predisposizione del Pentagono nel rendere complicato il già più costoso e stratificato programma di ammodernamento della sua storia. Solo per l’Air Force, gli USA si ritrovano a dover finanziare nello stesso periodo nuovi aerocisterna, bombardieri stealth, aerei radar ed elicotteri di ricerca e salvataggio. C’è poi un nuovo Air Force One, ovviamente l’F-35 e gli F-22. C’è, infine, il programma AX per sostituire gli A-10.
Se l’F-22B dovesse andare in produzione, il Pentagono dovrà rinunciare a qualche piattaforma: è un fatto acclarato quanto inevitabile. 194 nuovi Raptor potrebbero costare ai contribuenti statunitensi, cifra del tutto approssimativa, qualcosa come 30 miliardi di dollari. Parliamo dei soli costi di acquisizione, che potrebbero rappresentare proprio la parte minore del nuovo programma Raptor. Se aerodinamicamente, l’F-22 è ancora in linea con le minacce attuali (le modifiche sarebbero comunque minime) rappresentate dalla quinta generazione russa e cinese, lo stesso non si può dire per il suo software e hardware.
Considerando l’entrata in servizio, avvenuta nel 2005, l’Air Force si è ritrovata costretta a richiedere un ulteriore finanziamento di 1,5 miliardi di dollari per standardizzare software e hardware di tutti i Raptor in linea. Parte dell’elettronica progettata per il Raptor, infatti, non esiste più. La maggior parte dell’hardware è, quindi, datato, motivo per cui dovrà essere riprogettato da zero in ogni caso. Ecco che allora potrebbe prendere campo l’idea del programma Raptor-B: un F-22 con l’avionica dell’F-35.
Il caccia tattico F-35 non è un dogfighter, ma implementa il meglio della tecnologia esistente. Associare tali capacità al disegno rivisto del caccia puro F-22, potrebbe dare vita ad una nuova piattaforma di quinta generazione avanzata. Considerando la progettazione ancora in divenire, non sarebbe errato parlare addirittura di una generazione 5,5. Se prendesse forma, il programma F-22B potrebbe implementare la tecnologia da altri programmi come il B-21. L’apparato propulsivo progettato dalla Pratt & Whitney è considerato un capolavoro di ingegneria ed efficienza, anche se le specifiche sono ancora coperte da segreto militare.
L’unico caccia da dominio aereo del pianeta, l’F-22 Raptor, è stato costruito in soli 186 esemplari, ma soltanto 123 sono convertiti al combattimento. Considerando le minacce attuali ed i contesti dove è necessaria la presenza di una piattaforma di quinta generazione, l’Air Force avrebbe bisogno di almeno 382 Raptor, 300 dei quali convertiti al combattimento.
Qualora ottenesse il via libera, si trovassero i fondi così come le strutture dove collocare la linea di produzione, il primo F-22B potrebbe uscire tra la fine del 2020 ed i primi sei mesi del 2021.
(foto: U.S. Air Force)