“E’ improbabile che lo facciano, ma raccomandiamo una diversa identificazione per l’F-35. Non è un velivolo condiviso, ma sono tre piattaforme totalmente diverse”. Sarebbe opportuno chiamare le altre versioni F-36 e F-37.
Il Senato degli Stati Uniti conferma (anche politicamente dopo l’ammissione dei militari, noi lo ripetiamo da un pò), che il programma Joint Strike Fighter non sta sviluppando una piattaforma da guerra comune per Air Force, Navy e Marine, ma tre diversi caccia tattici.
Si legge nella nota ufficiale del Senato nella sua versione del National Defense Authorization Act per il 2017. “Sono in realtà tre modelli diversi che condividono una cabina di pilotaggio di base, motore, software ed una rete logistica. Nonostante le aspirazioni per un aereo congiunto, le versioni A, B e C sono essenzialmente tre aerei distinti, con differenti missioni e requisiti di capacità". L’F-35B dei Marine dovrebbe chiamarsi F-36. Quello della Marina, F-37.
Considerando l’iter burocratico necessario che culminerà con la firma di Obama, entro i prossimi mesi il linguaggio comune F-35 potrebbe sparire per sempre. Soltanto tre mesi fa, tra feroci polemiche, il capo del programma JSF, il generale Christopher Bogdan, confermò che i tre modelli di F-35 avevano soltanto il 20/25% delle parti in comune, soprattutto nelle loro cabine di pilotaggio.
Abbiamo tre linee di produzione separate – disse Bogdan – ottenere un caccia congiunto è difficile, perché ogni ramo è irremovibile sulle sue esigenze.
Il Senato, che propone un nuovo linguaggio, richiede anche la chiusura del JSF program office, dal momento in cui l’F-35 entrerà in produzione seriale. Da quel momento in poi – scrivono i senatori – ci saranno tre programmi separati: uno per l'Air Force, uno per i Marine ed uno per la Marina.
"Ciò contribuirà a garantire il corretto allineamento delle responsabilità e quell’esigenza troppo spesso mancata".
La posizione del Senato, va in netto contrasto con la decennale campagna promozionale della Lockheed Martin, prime contractor del programma da 400 miliardi. Lockheed ha venduto l'F-35 come un aereo da guerra stealth universale, con modelli altamente compatibili al fine di semplificare la produzione, la manutenzione e la formazione, riducendo i costi. I caccia si sono poi evoluti, tra difetti concettuali e progettuali profondamente radicati all'interno del programma, in direzioni diverse.
Nel 2014, l’F-35A dell’Air Force, più leggero e maneggevole delle tre versioni, è costato 150 milioni di dollari ad esemplare. Nello stesso anno l’F-35B, versione ottimizzata per il Corpo dei Marine, è costato 250 milioni di dollari ad esemplare. Nel 2014, l’F-35C della Marina, è costato 330 milioni di dollari ad esemplare.
(foto: Lockheed Martin)