Il debutto internazionale dell’F-35 a due importanti manifestazioni aeree nel Regno Unito, l'Air Tattoo ed il Farnborough Air Royal International, è un avvertimento per tutti. Peccato che la versione A dello JSF non volerà, ma sarà presente soltanto per una mostra statica. Il debutto internazionale del caccia tattica di quinta generazione della Lockheed Martin avverrà a metà. Dovrebbero volare soltanto gli F-35B del Corpo dei Marine.
Si legge nella nota dell’Air Force: “Sia l’F-35A che l’F-35B appariranno alla fiera militare della Royal International Air Tattoo nel Regno Unito. Gli aerei, durante lo spettacolo, effettueranno alcune manovre e saranno svelati al pubblico in mostra statica”. L’Air Force, inoltre, afferma che “a causa di mancanza di spazio negli hangar di Farnborough, l'F-35A ritornerà in patria a conclusione della manifestazione”.
Che l’F-35A non potesse prendere parte alle manovre aeree di Farnborough, era ormai chiaro. Il motivo è semplice: l’Air Force non può volare in un’apparizione pubblica su di un caccia non dichiarato operativo. Salvo imprevisti, l’F-35B dei Marine dovrebbe debuttare al Farnborough Air Show. Nel 2014, il debutto dell’F-35B venne annullato a causa di un incendio del motore avvenuto su un F-35A dell’Air Force. L’incidente determinò la messa a terra dell’intera flotta. Il Pentagono prevede di inviare due F-35A statici e due F-35B dei Marine. Solo questi ultimi, quindi, dovrebbero effettuare dei voli dimostrativi con le Red Arrows della Royal Air Force. Gli F35B dei Marine effettueranno anche degli atterraggi verticali.
Sappiamo che i test finali che dovrebbero sancire l’inizio della produzione seriale dell’F-35, si svolgeranno entro il 2018, con un ritardo di almeno sei mesi rispetto a quanto precedentemente stimato. L’F-35, quindi, non otterrà la “full combat capability” fino al 2018.
L'obiettivo era la metà del 2017 - ha affermato Frank Kendall, sottosegretario per l'Acquisizione del Pentagono – ormai è chiaro che tale non tempistica non potrà essere rispettata.
Quella che è definita Initial Operational Test and Evaluation, IOT & E, riguarderà 23 F-35 con capacità software e hardware basata sul block 3F finale. Come avevamo già affermato in precedenza, l’ottimizzazione degli instabili software 2B e 3i ha richiesto più tempo di quanto era stato previsto, stima poi confermata dal Program Executive Office in una relazione scritta consegnata alla Commissione Forze Armate della Camera. Inevitabile, quindi, che i test sul Block 3F slittassero di sei mesi. Quest’ultima è una data indicativa in quanto si parla di anno solare 2018.
Il software Block 3i è stato consegnato per i test di volo esattamente un anno fa, a supporto della dichiarazione IOC dell’Air Force. Per tutto il 2016 sono attesi ulteriori aggiornamenti fino al completamento del 3F previsto entro la fine della fase di System Development and Demonstration Program (SDD), a supporto della dichiarazione IOC dell’US Navy prevista per il 2018 e dell’avvio della fase di valutazione operativa IOT&E (Initial Operational Test and Evaluation). Il Pentagono ribadisce che non si prevedono difficoltà per la Capacità Operativa Iniziale della Marina che resta programmata al 2018/2019”.
I problemi legati ai software ed alla loro integrazione nel flusso finale, come abbiamo più volte rilevato, sono seri. Si tratta di un’anomalia del software causata da un errore non prevedibile, che interferisce con la capacità del radar AN / APG-81 AESA dell’F-35. È, quindi, un disallineamento tra la tempistica del software dei sensori dell'aereo e l’architettura dei sistemi principali dell’F-35. L’effetto “soffocamento” impone un riavvio dei software. I problemi di stabilità e funzionalità del 3F comunque sono evidenti perché ereditati dal precedente software.
Sarebbe opportuno ricordare che il Block 3F, secondo il direttore dell’Operational Test and Evaluation, Michael Gilmore, anche con miglioramenti significativi nella stabilità, non sarà pronto prima della fine del 2018. Il software Block 3F dovrebbe conferire il 100 per cento delle capacità warfighting del caccia tattico, con integrazione totale di tutti i sistemi esterni.
Sempre nel 3F, sono presenti anche i codici per abilitare il cannone ed una serie di munizioni compresi AIM-9X, AMRAAM, GBU-12, GBU-31 e le SDB-II (Small Diameter Bomb II). Tuttavia l’attuale problema del Pentagono riguarda il confezionamento del software 3i, che l'Air Force ha urgentemente bisogno per dichiarare i suoi caccia F-35A operativi entro l'anno. Senza il software 3F finale, l’F-35 non potrà entrare in produzione su larga scala.
Non la pensa cosi il GAO che stima soltanto al 2022 l’inizio della fase finale dei test.
(foto: Lockheed Martin)