Giappone: primo volo per il dimostratore tecnologico "Spirito del Cuore"

(di Franco Iacch)
22/04/16

L’Advanced Technology Demonstrator-X (ATD-X), il nuovo dimostratore tecnologico utilizzato per sviluppare il prossimo caccia di quinta generazione F-3, è decollato da Nagoya, nella Prefettura di Aichi ed è atterrato in modo sicuro presso l’aeroporto di Gifu. Il volo è durato 27 minuti. Il Ministero della Difesa comunica che il dimostratore tecnologico “Shinshin”, Spirito del Cuore, ha effettuato il suo primo volo.

Il Giappone è la quarta nazione, dopo Stati Uniti, Russia e Cina a testare una propria piattaforma stealth. Il Ministero della Difesa giapponese, prevede di avviare la produzione di serie del programma F-3 nel 2027. Il programma F-3 nasce in risposta al rifiuto degli Stati Uniti di vendere al Giappone la tecnologia dell’F-22 Raptor. Il rifiuto ufficiale da parte del Congresso americano risale al 2007.

In questo lasso di tempo, Tokyo ha “ripiegato” sul Joint Strike Fighter con l’acquisizione, ufficializzata nel 2011, di 42 F-35A. Gli F-35 giapponesi sono stati definiti come una “soluzione temporanea” in attesa della messa in produzione del primo caccia indigeno di quinta generazione del Paese.

Il dimostratore tecnologico dovrà dimostrare l’efficacia delle tecnologie giapponesi sviluppate per il futuro caccia di serie di quinta generazione. Per sviluppare il dimostratore tecnologico, il Giappone ha investito 366 milioni di dollari.

Lo Shinshin implementa svariate tecnologie sviluppate dalla Technical Research and Development Institute, come la spinta vettoriale tridimensionale, per un sistema simile a quello utilizzato sul Rockwell X-31. Tali superfici mobili, avrebbero già dimostrato di inficiare il profilo a bassa osservabilità del prototipo. Tra le altre caratteristiche un sistema di controllo di volo “fly-by-optics”, immune alle contromisure elettromagnetiche e che consente maggiore velocità di trasmissione. Oltre al radar a scansione elettronica e capacità ECM ed ESM, lo Shinshin dovrebbe possedere una “capacità di auto-riparazione”. Secondo il Technical Research and Development Institute, “il prototipo rileva automaticamente i guasti o i danni sulle superfici di controllo e calibra quelle funzionanti per mantenere il volo controllato”.

(foto: Japan Air Self-Defense Force)