L’Amministrazione Biden continua a rifornire gli ucraini di artiglieria. Dopo gli obici da 155 mm M-777 e, notizia delle ultime ore, i semoventi M-109A7 da 155/39 mm, sembrerebbe che siano in arrivo anche i lanciarazzi M-142 HIMARS da 227 mm.
Gli HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System) sono frutto di un programma, della Lockheed Martin, iniziato nel 1996. Il progetto prevedeva di creare un lanciarazzi multiplo d’artiglieria ruotato ad alta proiettabilità, che fosse allo stesso tempo dotato di veloci tempi di ricarica e messa in batteria, inoltre doveva poter essere trasportato dai C-130 Hercules.
Il sistema doveva inoltre possedere spiccate capacità “fire and move”, in modo da poter consentire al mezzo di sottrarsi rapidamente all’eventuale fuoco di controbatteria.
L’HIMARS è stato pensato per un impiego durante le fasi iniziali di un conflitto, al fine di dotare le forze (Early Entry Contingency) di un proprio sistema d’artiglieria pluritubo che fosse più leggero – e quindi maggiormente proiettabile – rispetto al lanciarazzi cingolato M-270 MLRS.
L’equipaggio è composto da tre elementi: capopezzo, servente e pilota. Tuttavia l’HIMARS può operare anche con un solo artigliere, in quanto il sistema fa ampio ricorso all’automazione e alla informatizzazione.
Probabilmente gli americani, insieme agli HIMARS, invieranno anche i razzi guidati GMLRS. Si tratta di un razzo a guida inerziale con un elevato raggio d’azione, 70 km (in dotazione anche all’Esercito Italiano), dotato di GPS e di alette canard anteriori per migliorarne la precisione nella fase finale.
Esiste anche una versione in grado di lanciare i missili guidati a lungo raggio ATACMS. La versione Block 1 di tale arma è in grado trasportare 950 submunizioni M-74 (antiuomo e anti-materiale), con una gittata massima di 165 km. Mentre la versione Block 1A adotta un sistema di guida GPS, con una testata bellica ridotta rispetto alla versione precedente (300 submunizioni) ma con una gittata massima di 300 km.
L’intera sequenza di lancio del ATACMS può essere effettuata in 16 secondi. Sono possibili due modalità d’impiego: nella prima il comando di batteria trasmette le coordinate del bersaglio selezionato al singolo sistema, il cui calcolatore di bordo elabora i dati acquisti e fornisce i parametri d’assetto di lancio all’equipaggio, che a questo punto può sparare un’intera salva (sei razzi) o un numero selezionato di razzi. Nella seconda è possibile già programmare precedentemente una sequenza di varie salve di fuoco, per i cui assetti il calcolatore fornisce i dati di allineamento ogni volta che l’HIMARS viene ricaricato.
Non sappiamo se nelle prossime settimane gli ucraini riceveranno anche i missili ATACMS ma, vista la sofisticazione crescente delle forniture americane, non potremmo certo escluderlo.
Foto: U.S. Marine Corps / U.S. Air Force