Gli USA per il 2015 non rinunciano all'irrinunciabile A-10 "Warthog"

05/12/14

L’A-10, il miglior velivolo del pianeta nel Close Air Support, resterà in servizio anche per il prossimo anno, posticipando per l’ennesima volta la sua meritata pensione. E’ quanto prevede il National Defense Authorization Act 2015, legge federale che definisce i livelli di finanziamento e le politiche in base alle quali saranno spesi i fondi, presentato mercoledì scorso.

I legislatori americani, quindi, anche se il Disegno di Legge deve essere ancora approvato dal Senato e dalla Camera, concedono agli A-10 dell’aeronautica USA di restare in servizio almeno nell’anno fiscale 2015 con ritiro graduale dal servizio a partire dal 2016. Nel disegno di legge, è anche prevista, quando possibile, la riduzione delle ore di volo degli A-10 e la collocazione di alcuni di questi ultimi in fase di "backup flying status" in determinate circostanze.

La flotta "Warthog" sarebbe dovuta andare in pensione a partire dal 2015, una mossa che avrebbe consentito di risparmiare qualcosa come quattro miliardi di dollari. Di contro, l’aviazione più potente del mondo non avrebbe più avuto un velivolo specifico nel ruolo Cas. Una decisione, quest’ultima, che avrebbe penalizzato fortemente gli Stati Uniti da anni impegnati in contesti dove conta più la blindatura che l’essere stealth.

L’A-10, costruito come un tank-killer nel 1970, si è rivelato prezioso in Iraq ed in Afghanistan, salvando molte vite.

I sostenitori dell’A-10, poi, sono parecchi. Oltre ai militari, letteralmente innamorati del “Warthog”, la macchina ha sostenitori in Senato ed alla Camera. Proprio il deputato democratico Ron Barber ha affermato quello che gli addetti ai lavori hanno sempre saputo: “l’A-10 è l’unico velivolo specificatamente progettato per il close-air-support, pertanto deve essere mantenuto in linea fino a quando non si troverà un sostituto efficace”.

Sempre nel disegno di legge che autorizza le spese per la Difesa nell’anno fiscale 2015, sono stati stanziati 331 milioni di dollari per le operazioni degli A-10.

Secondo il piano originale dell’Air Force, 72 A-10 sarebbero dovuti andare in pensione già nel corso dell'anno fiscale 2015, iniziato il primo ottobre scorso. I problemi, però, sono legati al sostituto dell’A-10: l’F-35.

Gli Stati Uniti devono necessariamente ridurre la propria flotta (in questo caso di A-10) per evitare tagli al bilancio destinato al travagliato programma F-35 che necessità di fondi costanti.

Per farla breve: con gli attuali fondi gli USA non possono permettersi di mantenere operative più flotte e per evitare ritardi con lo JSF, si dovranno fare sacrifici. Il primo “sacrificio” per l’Air Force sarebbe stato l’A-10, rivelatosi, e non è la prima volta, fondamentale.

Nel complesso, il disegno di legge per la Difesa stanzia per l’anno fiscale 2015, 521,3 miliardi di dollari in “spese discrezionali di base per la difesa nazionale” e 63,7 miliardi dollari per "operazioni di emergenza all'estero".

Accontentata anche la Marina con un budget di 82 milioni di dollari per l’acquisto di 96 missili da crociera Tomahawk, realizzati dalla Raytheon Missile Systems.

Il Pentagono aveva proposto una pausa nella produzione Tomahawk nell'anno fiscale 2015, sostenendo che l’attuale inventario della Marina di 4000 Tomahawk, sarebbe stato sufficiente fino a quando non sarebbe stato pronto un missile di nuova generazione. Ma anche in questo caso sono emerse altre ragioni, sia di natura politica che tecnica. Dalla Raytheon, infatti, affermarono che sarebbe stato più costoso riavviare la produzione che mantenerla agli standard attuali.

Nell’anno fiscale 2014, la spesa autorizzata fu di 626 miliardi di dollari. Da rilevare che nel National Defense Authorization Act, non vengono inseriti gli stanziamenti “particolari” che necessitano di specifiche autorizzazioni o quei finanziamenti che non possono essere decurtati per legge. Solo per fare un esempio. Il solo Dipartimento della Difesa USA dispone di un budget annuale di 60 milioni di dollari per i “Black Project”.

Ma ritorniamo al quesito iniziale: l’ F-35 potrà mai sostituire l’ A-10?

La risposta è NO e vi spieghiamo il perché.

L' F-35 è un caccia di quinta generazione. Punta tutto sull’invisibilità e l’avionica, non paragonabile con qualsiasi altro caccia esistente (F-22 escluso). E’ stato progettato per imporre la supremazia aerea per i prossimi 50/60 anni. Il problema però, è proprio questo: ci si chiede, a cosa possa servire l’essere “stealth” in un combattimento ravvicinato, quasi corpo a corpo, dove sono la blindatura e la potenza di fuoco ad avere un ruolo principale e determinante nelle missioni. La cellula dell’ F-35 non è stata progettata per resistere al fuoco della fanteria né tantomeno per sopravvivere al fuoco dei cannoni da 23 mm. Lo Jsf è nato per essere elusivo e performante in un dogfight, non di certo per il Close air support.

L’ A-10 è stato progettato con un unico scopo: sopravvivere. E’ pesantemente blindato, con piastre corazzate per proteggere le parti vitali del velivolo. Il pilota è protetto da un tettuccio a prova di proiettili ed è avvolto da una specie di “vasca” corazzata in titanio che pesa circa 600 kg. L’ A-10 è stato progettato per resistere ai cannoni da 23 mm e contro alcuni da 57 mm. Può volare con un’ala danneggiata e parzialmente distrutta, un solo motore, un solo timone, un solo alettone. Può volare con il sistema idraulico danneggiato, grazie a comandi meccanici di riserva. Le sue estremità alari incurvate verso il basso, incrementano la portanza alle basse velocità. Le ruote principali del carrello sporgono dalle gondole quando esso è retratto: un’ulteriore garanzia di sopravvivenza anche quando il carrello non può essere disteso.

L’ F-35A è dotato di un cannone tipo Gatling da 25 mm GAU-22/A a quattro canne rotanti, portato internamente. E’ capace di sparare tre mila colpi al minuto, con un’autonomia di 180 colpi. Al di là della capacità di penetrazione delle munizioni (inferiori all’Avenger), la dotazione standard dell’ F-35A è inferiore di quasi 10 volte rispetto all’ A-10.

L’ A-10 è stato progettato attorno al cannone a sette canne rotanti GAU-8 Avenger, l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta. E’ un cannone tipo gatling da 30 mm a due cadenze di tiro: 2100 o 4200 colpi al minuto e può essere portato alla massima cadenza di tiro in 0,55 secondi. Il serbatoio delle munizioni porta un massimo di 1350 colpi. E’ in grado di distruggere un carro armato a quasi 7 km di distanza.

L’ F-35A può trasportare internamente due missili aria–aria e due aria-terra. Sei i piloni sub alari. Può trasportare poco più di otto mila chili di equipaggiamento.

L’ A-10 è dotato di dieci piloni sub alari ed è uno degli aerei più pesantemente armati dell’Us Air Force. Può trasportare quasi 7 mila e 500 chili di armi.

L’ F-35A è dotato di un Pratt & Whitney F135-PW-100 con postbruciatore che gli consente una velocità massima di 1900 km/h ed un raggio d’azione di mille km.Impossibile fare un confronto tecnologico tra i due velivoli.

L’ A-10 ha due turbo ventole TF34 che gli consentono una velocità di 834 km/h ed un raggio d’azione di 460 km.

L’ F-35 è probabilmente il più avanzato caccia al mondo (dopo l’ F-22 Raptor e russi permettendo) ed è stato pensato per la supremazia aerea con la capacità di ingaggiare e distruggere i velivoli nemici prima ancora di essere scoperto da questi ultimi. E’ stato dotato della più avanzata tecnologia esistente con un costo iniziale di 150 milioni di dollari a velivolo. Il prezzo scenderà nei prossimi anni, stabilizzandosi secondo la Lockheed Martin, a circa 80 milioni di dollari ad esemplare.

L’ A-10, progettato negli anni 70’, non potrebbe operare in scenari dove non è stata precedentemente imposta la supremazia aerea: sarebbe una facilissima preda. Il progetto è nato per il supporto tattico e la distruzione di carri armati con un costo di poco meno di 12 milioni di dollari ad esemplare.

L’ F-35 è stato progettato per primeggiare in un contesto altamente tecnologico, imporre la supremazia aerea ed effettuare bombardamenti tattici. L’ A-10, invece, per incassare colpi e martellare il nemico.

Franco Iacch

(foto: US Air Force)