Venerdì 30 luglio 2021 rimarrà una giornata storica nel processo di evoluzione della componente aerea della Marina Militare Italiana con l’appontaggio del F-35B (BL-4) 4-03, pilotato dal capitano di corvetta Brambilla comandante di GRUPAER, a bordo di Nave Cavour proveniente direttamente dalla FACO di Cameri con la scorta di una coppia di AV-8B.
L’arrivo del Lightning II sul Cavour permetterà l’inizio dell’addestramento e familiarizzazione dei piloti sulla nuova macchina in operazioni da portaeromobili al fine del conseguimento della Carrier Qualification.
“...il primo appontaggio di un velivolo come lo F 35 costituisce un momento storico - commenta il comandante Brambilla - che permetterà alla Forza Armata di proiettarsi verso i futuri quarant’anni e le future sfide.”
Il Cavour con il suo personale di bordo hanno già avuto esperienze con gli F-35B dello U.S. Marine Corps nel corso dei test in mare svolti in Oceano Atlantico al largo della costa orientale degli Stati Uniti. La Campagna Ready For Operations ha visto svolgersi oltre 50 missioni di volo, in diverse condizioni meteo e stato del mare, attività notturne, circa 120 appontaggi verticali e altrettanti decolli corti con l’ausilio dello ski jump, nonché prove di decollo verticale.
La RFO ha richiesto un enorme impegno di integrazione e standardizzazione dei team italo-americani impegnati a 360° nel raggiungimento dei tasks delle varie operazioni a partire dal ponte di volo, passando per gli hangar della portaerei fino ai locali operativi dell’unità fulcro delle attività di volo.
“Sono estremamente orgoglioso per il risultato che la portaerei ha raggiunto e grato a quanto fatto dagli uomini e alle donne del mio equipaggio sin dalla partenza di gennaio verso gli Stati Uniti per la Campagna Ready For Operation, adesso si chiude effettivamente un ciclo con l’arrivo del F-35B a bordo della portaerei la Marina fa davvero un balzo epocale…” afferma il comandante della portaerei Cavour capitano di vascello Ciappina.
Mentre si guarda e si pensa al futuro con obiettivo 2028, anno in cui sarà completata la consegna dei 15 F-35B ai Wolves lo stesso anno, se non già nel 2024, segnerà la conclusione dell’esperienza dell’AV-8B con la Marina Militare, una storia iniziata il 7 giugno 1991 con la consegna dei primi due TAV-8B a bordo del Garibaldi ormeggiato nel porto di Norfolk (Virginia). Uno dei due esemplari, il 23 agosto 1991 nel corso delle celebrazioni ufficiali, fu preso in consegna dall’allora capitano di corvetta Cavo Dragone oggi ammiraglio di squadra navale e capo di stato maggiore della Marina che ha accolto il nuovo velivolo al largo di Taranto.
Nel corso della loro carriera gli AV-8B Harrier II+ del GRUPAER hanno partecipato ad alcune delle più importanti missioni fuori aerea che hanno visto coinvolto il nostro paese a partire dal 1995 con l’operazione Ibis III in Somalia, divenendo così la prima nazione utilizzatrice ad impiegarlo in missioni reali. Fecero seguito le operazioni nella penisola balcanica prima con l’operazione Alba nel 1997 in Albania ed in seguito nel 1999 l’operazione Allied Force della NATO in Kosovo dove i “Lupi” svolsero 30 sortite con armi d’attacco al suolo guidate e non.
A seguito degli attentati dell’11 settembre 2001 gli aerei, a bordo del Garibaldi, salparono per l’Oceano Indiano dove presero parte all’operazione Active Endeavour svolgendo missioni di supporto e interdizione in territorio afgano per un totale di 288 missioni fino al 1° marzo 2002.
Nel 2006 fu la volta della partecipazione a supporto dell’operazione Leonte in Libano dove operando da Nave Garibaldi effettuavano missioni di ricognizione e sorveglianza del traffico marittimo. Conclude la lista la più recente operazione NATO Unified Protector sulla Libia che ha visto gli aerei della Marina impegnati in missioni di Combat Air Patrol volte a tutelare la No-Fly Zone istituita dalle risoluzioni 1970 e 1973 delle Nazioni Unite.
In questi anni sono sorte non poche perplessità circa il basso numero di F-35B (15) acquisti dalla Marina Militare. Tuttavia è opportuno evidenziare che la portaerei Cavour ha un dislocamento di circa 27.000 tonnellate, in grado quindi di imbarcare un numero di aeromobili (compresi gli elicotteri per vari compiti) di poco superiore alla ventina.
In pratica la Marina dispone di una portaerei solo sulla carta, nel senso che il Cavour è più una nave portaelicotteri con possibilità, grazie allo ski jump, di poter far decollare velivoli STOVL. Inoltre gli F-35B imbarcati avranno principalmente il compito di fornire protezione aerea al gruppo navale, in quanto potranno decollare solo con armamento aria-aria (la versione B è priva del cannone a 4 canne rotanti da 25 mm) e un carico minimo di bombe LGB. Per fare un esempio, i caccia imbarcati sulle future portaerei convenzionali cinesi da 80.000 tonnellate avranno il medesimo problema, in quanto non potranno disporre dell’energia prodotta dalla propulsione nucleare al fine di erogare il vapore sufficiente per le catapulte.
Foto: Marina Militare