La nave SIGINT aveva già pattugliato l’area dall’undici al trenta aprile scorso.
La Dupuy de Lome è in grado di intercettare ogni tipo di comunicazione, comprese quelle satellitari: le chiamate effettuati dai cellulari così come il traffico e-mail.
La Russia, intanto, ha annunciato che la flotta del Mar Nero riceverà 30 navi da guerra, tra sottomarini e navi ausiliarie, entro i prossimi sei anni.
Questa non è un’azione militare provocatoria – ha spiegato l'ammiraglio Viktor Chirkov, comandante in capo della Marina russa – ma abbiamo la necessità di fornire nuovi battelli per una flotta che non riceve navi da decenni.
Secondo il ministero della difesa russo la flotta del Mar Nero riceverà sei fregate classe “Admiral Grigorovich” e sei sottomarini classe “Varshavyanka”.
Le sei nuove fregate lanciamissili classe “Admiral Grigorovich”, progetto 11356, sono attualmente in costruzione. Le “Admiral Grigorovich” si basano sulla tecnologia utilizzata per le fregate indiane costruite in Russia, classe “Talwar”. Da queste ultime ereditano per esempio le caratteristiche stealth dello scafo per ridurre la rcs. Saranno dotate anche dei nuovi sistemi modulari di difesa aerea ‘Shtil’. I nuovi sistemi di difesa sono ritenuti in grado di intercettare tutti i velivoli, pilotati e non, esistenti e futuri. Una delle principali caratteristiche del sistema è la sua elevata velocità di fuoco standardizzata a due secondi per lancio.
I sottomarini diesel-elettrici classe “Varshavyanka” entro i prossimi due anni equipaggeranno la flotta da guerra del Mar Nero. Questi sottomarini rappresentano un elemento chiave della strategia navale russa nel Mediterraneo, dove Mosca ha formato una task force permanente.La costruzione del sottomarino “Novorossiisk” ha preso il via nell’ agosto del 2010, seguito dal “Rostov -on-Don” nel novembre 2011 e dalla “Stary Oskol” lo scorso mese di agosto. La costruzione del quarto battello, la “Krasnodar” ha preso il via lo scorso 20 febbraio.Proprio il “Novorossiisk” ha già iniziato le prove in mare.
La Flotta del Mar Nero non riceve nuovi sottomarini da 23 anni ed attualmente opera soltanto con “L’Alrosa”, battello classe “Kilo” entrato in servizio nel 1990.
Analizzando la presenza americana nel Mediterraneo però, sembra evidente che la Russia avrebbe bisogno di almeno dieci battelli classe “Varshavyanka” per contrastare le difese missilistiche Usa ed i sistemi Aegis. I sottomarini russi soprannominati dalla Us Navy come "Buchi Neri nell'oceano/Black Holes in the ocean", una volta immersi non sono più identificabili.
I classe “Varshavyanka” (Progetto 636m) sono propulsi da motori a diesel-elettrici a bassissima emissione di rumore e possono colpire bersagli a lunghe distanze senza essere rilevati dai radar antisommergibile nemici. La classe “Varshavyanka” è una versione migliorata della “Kilo” (quest'ultimo al di sotto dei cinque nodi di velocità risulta invisibile ai sonar passivi), con tecnologia stealth avanzata. Ha un dislocamento di 3.100 tonnellate, raggiunge una velocità di 20 nodi, può immergersi fino a 300 metri e trasportare equipaggi di 52 persone.I sottomarini, armati con 18 siluri, mine ed otto missili da crociera “Kalibr 3M54” (NATO SS-N-27 Sizzler), svolgeranno missioni anti-sommergibile (Hunter Killer) in acque relativamente poco profonde.Tutti e sei sottomarini saranno impiegati presso la base navale “Novorossiisk” entro il 2016.
La Flotta del Mar Nero è stata fondata nel 1783 con un decreto dell'imperatrice Caterina la Grande.
Intanto, Mosca continua ad investire nei sottomarini. Il ministero della difesa russo ha firmato un contratto per modernizzare due sottomarini nucleari di epoca sovietica classe “Sierra”. Da lunedì scorso, si sta procedendo alla rimozione del combustibile nucleare del reattore del primo dei due sommergibili, il “Karp”. L’entrata in servizio di quest’ultimo è fissata al 2017. La marina russa si aspetta di ricevere dieci sottomarini nucleari modernizzati entro il 2020.
I sottomarini classe “Sierra” Progetto 945 Barrakuda e Progetto 945A Kondor sono stati costruiti negli anni ’80.Sottomarini classe Sierra I: Propulsi da un reattore nucleare ad acqua pressurizzata con una velocità massima in immersione di trentacinque nodi ad una profondità operativa di 480 metri (550 test). Doppio scafo realizzato interamente in titanio. Sono armati con sei tubi lanciasiluri: due da 650 mm e quattro da 533 mm. Due i Sierra I costruiti ma ritirati dal servizio per mancanza di fondi. Il ministero della difesa russo ha stanziato un apposito budget per riportare in servizio entro il 2017 il B-239 Karp ed entro il 2020 il B-276 Kostroma.
Sottomarini classe Sierra II: Propulsi da un reattore nucleare ad acqua pressurizzata con una velocità massima in immersione di trentacinque nodi ad una profondità operativa di 480 metri (550 test). Sono armati con sei tubi lanciasiluri da 533 mm. Due i Sierra II, il B-336 Pskov ed il B-534 Nizhny Novgorod, attualmente in servizio.
Franco Iacch