La MV Maersk Tigris, partita dal porto di Jebel Alì e diretta verso Larak Island, stava transitando in acque internazionali, poche ore fa, quando è stata avvicinata da cinque motovedette iraniane. I militari hanno ordinato al capitano di virare verso le acque territoriali iraniane per ulteriori controlli. Al diniego del capitano, le motovedette hanno aperto il fuoco contro l’imbarcazione.
L’equipaggio, per evitare inutili spargimenti di sangue, si è consegnato agli iraniani che saliti a bordo hanno sequestrato il battello. Alcuni membri dell’equipaggio, composto da trenta marinai, sarebbero rimasti feriti. Poco prima di consegnarsi agli iraniani, il capitano del cargo ha lanciato un segnale di soccorso al comando regionale della U.S. Naval Forces che ha ricevuto l’SOS.
Il Pentagono ha immediatamente ordinato al cacciatorpediniere lanciamissili classe Arleigh Burke, l’USS Farragut, che si trovava in zona di intercettare il convoglio. Lanciate anche ricognizioni UAV per monitorare la situazione che potrebbe degenerare nelle prossime ore. Dal Pentagono hanno affermato che è dovere degli USA difendere le Isole Marshall, facendo però intuire che la nave da guerra non entrerà in acque iraniane. Il cargo sequestrato è in rotta verso Bandar Abbas, la più grande base della Marina iraniana.
Nella Regione gli Stati Uniti hanno circa trenta navi ed almeno quattro sottomarini d’attacco.
Le isole Marshall sono uno stato indipendente e sovrano, ma affidano la propria difesa agli Stati Uniti.
Questa azione potrebbe essere una risposta all’operazione navale USA della scorsa settimana, quando un intero gruppo da battaglia avrebbe tracciato un convoglio di navi iraniane dirette verso il golfo di Aden, presumibilmente per consegnare armi ai ribelli Houthi.
Franco Iacch
(nella foto l'USS Farragut - US Navy)
