La polizia britannica ed i servizi segreti di Sua Maestà stanno indagando su un possibile piano terroristico, svelato dai terroristi dell’Isis, per far detonare un IED, come una pentola a pressione, durante le cerimonie per il VJ Day, previste a Londra nel prossimo fine settimana.
Secondo Sky News, l’MI6 sarebbe venuto a conoscenza dell’attentato da una donna di nome Sally Jones, britannica convertita all’Islam che sta lottando al fianco dei terroristi in Siria. La donna avrebbe svelato l’attentato a dei giornalisti sotto copertura che hanno utilizzato falsi profili online per dare l’impressione di essere interessati alla causa dello Stato islamico. I giornalisti si sarebbero finti potenziali terroristi e pronti al martirio. Gli aspiranti jihadisti avrebbero espresso soltanto una condizione alla donna: restare nel proprio paese, evitando cosi il viaggio in Siria per la formazione sul campo.
Venuti a conoscenza del presunto attentato (sarebbero state attivate alcune cellule dormienti, l’ordine sarebbe partito dalla Siria), i giornalisti hanno informato Scotland Yard. Immediata l’attivazione dell’anti-terrorismo del Secret Intelligence Service.
Le cerimonie di commemorazione per la vittoria sul Giappone vedranno la partecipazione della regina Elisabetta II, del primo ministro britannico David Cameron, dei veterani della seconda guerra mondiale e di altri dignitari. Attese anche migliaia di persone per assistere alle parate che si snoderanno da Horse Guards Parade a Westminster Abbey. Dalla scorsa settimana sono già in atto alcuni piani per garantire la sicurezza delle cerimonie che si snoderanno in tre punti principali della capitale britannica.
Secondo l’MI6, i terroristi avrebbero intenzione di far detonare l’IED improvvisato, come una pentola a pressione trasformata in bomba, così come avvenuto durante la maratona di Boston, il 15 aprile del 2013 (foto apertura). In quel frangente, le due bombe collocate nei pressi della linea di arrivo della maratona, uccisero tre persone e ne ferirono oltre 260. Non avendo un vero e proprio esercito per combattere in campo aperto, i terroristi mirano alla creazione di piccole unità non rintracciabili, cellule del tutto insospettabili che fanno del proprio anonimato l’arma migliore.
Per compiere gli attentati, lo Stato islamico avrebbe addestrato in Siria dai quattro ai cinque cittadini inglesi. Questi ultimi, ritornati in patria, avrebbero atteso da mesi l’ordine di entrare in azione. Quell’ordine sarebbe arrivato alcune settimane fa. L’addestramento standard di quanti si votano alla causa dei terroristi è il medesimo di sempre: kalashnikov, armi leggere, bombe, granate ed IED. Ad oggi i “Lone Wolf” rappresentano le armi più pericolose del pianeta per la loro difficile individuazione e la capacità di colpire bersagli altamente sensibili o poco protetti, ma di enorme impatto emotivo.
Si legge in un comunicato ufficiale del governo inglese. "Il livello di minaccia nel Regno Unito resta elevato, ma vorremmo rassicurare il pubblico. La nostra priorità è garantire la sicurezza per quanti assisteranno alle cerimonie così per coloro che saranno coinvolti nella commemorazione”. Così come avvenuto in precedenti episodi con altissimo rischio di attentati terroristici, gli inglesi hanno già mobilitato numerosi reparti dell’esercito che agiranno in borghese tra la folla. Reparti d’assalto e droni pattugliano da domenica scorsa l’intera rete fognaria che attraversa i luoghi della cerimonia. Tra la folla saranno schierati in borghese elementi della SAS, pronti ad intervenire qualora dovessero notare qualcosa di sospetto. In questo particolare caso, le “regole di ingaggio” saranno modificate. Basterà il semplice atteggiamento sospetto per fare scattare un controllo ed un possibile fermo.
Allestiti, nei punti nevralgici della cerimonia, dei veri e propri centri di comando, con gruppi di pronto intervento ed esfiltrazione rapida. Alcune unità saranno dotate di particolare equipaggiamento pesante: fungeranno, qualora richiesto, da moltiplicatori di forze (anche se non si aspetta un attacco del genere).
Probabile, infine, l’interdizione dello spazio aereo sopra Londra. Ad oggi, nonostante la possibile esistenza di un piano terroristico, la polizia londinese non ha ancora effettuato alcun arresto anche se la minaccia è ritenuta plausibile.
Cosa è la “pressure cooker bomb”?
E’ semplicemente una pentola a pressione riempita di esplosivo. E’ ritenuto l’IED più facile da realizzare perché, oltre all’esplosivo in se, può essere realizzato con materiali facilmente reperibili, alcuni dei quali disponibili in ogni casa. La detonazione può essere attivata da un semplice dispositivo elettronico come un orologio digitale, una sveglia o un telefono cellulare.
La potenza dell’ordigno dipende dalla quantità di esplosivo che può essere riposto all’interno. La pentola a pressione, per la sua particolare forma e chiusura, appunto a pressione, contiene inizialmente l’espansione dell’energia, moltiplicandola esponenzialmente. Considerando, infine, l’incredibile possibilità di collocare all’interno qualsiasi oggetto domestico, come chiodi o bulloni, si capisce la capacità di frammentazione della pentola a pressione, potenzialmente letale alla brevissima distanza.
Anche il terrorista dell’ultima ora, leggendo Inspire (magazine di al-Qaeda) e seguendo passo passo le istruzioni nell’articolo "Make a Bomb in the Kitchen of Your Mom", pubblicato nell’estate del 2010, potrebbe fabbricare una bomba. L’articolo, a firma di “AQ Chef”, dovrebbe essere opera dei terroristi Anwar al-Awlaki, ingegnere statunitense e Samir Khan, editore della rivista. “La pentola a pressione è il metodo più efficace per fabbricare una semplice bomba. Riempitela con schegge e polvere da sparo. Poi create un detonatore con il filamento di una lampadina e un temporizzatore”.
Anwar al-Awlaki: l'ingegnere di Al-Qaeda
Anwar al-Awlaki, una delle figure più carismatiche di Al-Qaeda, continua ad essere la principale fonte d’ispirazione per molti terroristi. Influenzato dalle opere di Sayyid Qutb, ideatore del pensiero jihadista anti-occidentale, Anwar al-Awlaki divenne in poco tempo il principale cultore della linea fondamentalista ad oltranza.
Abilissimo oratore, scrisse numerosi saggi che possono definirsi come la guida per gli estremisti di matrice islamica, una sorta di bibbia del lupo solitario che si consacra al martirio. Capì la fondamentale importanza di internet come strumento per diffondere la cultura anti-occidentale e reclutare nuove cellule, aprendo un blog, una pagina Facebook, una canale Youtube e divenendo il primo editorialista della rubrica di Al-Qaeda, Inspire (nel suo primo articolo al-Awlaki invocò attacchi contro quanti avevano calunniato il profeta Maometto ed attentati contro gli obiettivi occidentali).
Contrariamente a quanto ipotizzato, Anwar al-Awlaki non ottenne il comando dell’organizzazione in Yemen (guidata da Nasser al-Wuhayshi, ex assistente personale di Bin Laden, terminato il 16 giugno scorso da un drone della CIA), confermandosi uno delle figure più autorevoli di Al-Qaeda, ruolo riconosciuto anche da Bin Laden e forse indicato da quest’ultimo come suo possibile successore.
Conseguì la laurea in Ingegneria Civile presso la Colorado State University e un dottorato in Sviluppo delle Risorse Umane presso la George Washington University. Frequentò anche “Education Leadership” presso la San Diego State University. E’ stato terminato da un drone della CIA il 30 settembre del 2011.