I reparti speciali USA eliminano una figura di medio-alto profilo dello Stato islamico ogni due giorni. “Ogni 48 ore eliminiamo almeno un bersaglio, minando la capacità dei terroristi in Siria ed Iraq”. E’ quanto trapela da una relazione del Dipartimento della Difesa consegnata alla Casa Bianca.
Sarebbe stata proprio questa capacità di “targeting leader” che avrebbe spinto il presidente Obama a potenziare la presenza degli operatori dei reparti speciali già attivi nella Regione con altri 100 elementi.
“Le operazioni speciali in Iraq ed in Siria sono dirette all’individuazione ed all’eliminazione dei leader. La capacità di auto-espansione che acquisiremo ci porterà ad una maggiore raccolta di dati sul terreno. Più dati avremo, maggiore sarà la nostra capacità di eliminare i nemici”.
Non a caso il comunicato giunge a poche ore di distanza dalla decisione di Obama di inviare altre unità scelte tra Berretti Verdi, SEAL e Delta Force.
Anche la CIA si trova in Iraq, ma opera secondo direttive diverse dalle truppe regolari. Quella che gli americani hanno chiamato “License To Kill”, rientra nella nuova strategia dell’amministrazione Obama contro lo Stato islamico.
Le operazioni di targeting leader, battezzate anche come “removed from the battlefield”, hanno già portato all’eliminazione di Haji Mutazz, vice comandante dello Stato islamico in Iraq e di Junaid Hussain e Jihadi John (per quest’ultimo manca la prova del Dna) in Siria. Le nuove tattiche sono state autorizzate nel raid che ha portato all’eliminazione di Abu Sayyaf, lo scorso maggio in Siria, figura chiave nell’economia del califfato.
Secondo il Dipartimento della Difesa “lo stato islamico possiede oggi una forza degradata, completamente diversa da quella che aveva un anno fa quando era in espansione in entrambi i paesi. Hanno perso circa un quarto del territorio occupato e sono fortemente limitati nei movimenti. Ma una forza degradata, resta ancora estremamente pericolosa”. La nuova forza di assassinio si unirà ai 50 berretti verdi già presenti in Siria.
Sarebbe opportuno ricordare, infine, il comunicato diramato 24 ore fa dal comando dell’Operazione Inherent Resolve: “E’ probabile che i nostri operatori potrebbero anche catturare dei militanti, ma stiamo inviando un piccolo gruppo di commandos altamente qualificati per operazioni limitate, chirurgiche. Il loro stesso impiego sarà limitato. Certo, per noi sarebbe meglio catturarne qualcuno vivo così da ottenere informazioni, ma pensiamo di volta in volta. Prima l’incolumità de nostri ragazzi, poi vedremo. E’ troppo presto per stabilire cosa accadrà ai prigionieri, quando e se li cattureremo”.
(foto: US Army)