38 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. È questo il valore del nuovo programma di assistenza militare siglato tra Stati Uniti ed Israele. L’attuale memorandum, fissato a 3,1 miliardi di dollari l'anno, scadrà nel 2018. È il più grande accordo di assistenza militare estero mai siglato nella storia degli Stati Uniti.
A partire dall’esercizio di bilancio 2019, gli Stati Uniti garantiranno finanziamenti per 3,8 miliardi di dollari l’anno. Il nuovo MOU, Memorandum Of Understanding, scadrà nel 2028. Israele chiedeva aiuti militari con budget ritoccato a 4,5 miliardi di dollari l’anno.
I 38 miliardi di dollari saranno cosi divisi: 33 miliardi in forniture militare ed i restanti cinque per la difesa missilistica. Fino ad oggi, l’intero asset missilistico di difesa di Israele veniva finanziato separatamente dal Congresso su base annua (in totale oltre 600 milioni di dollari). Gli Stati Uniti hanno sviluppato o finanziato congiuntamente tutti e tre i livelli di difesa missilistica di Israele: Iron Dome (corto raggio), David's Sling (medio raggio) ed Arrow (lungo raggio) per una spesa complessiva di oltre 600 milioni di dollari.
Nel nuovo programma di assistenza militare, Israele sarà obbligata a reinvestire le somme ottenute nell’industria americana. Cancellata, quindi, la possibilità (ancora in atto) di spendere parte delle somme ottenute dagli Usa nelle industrie israeliane.
Ecco come Israele spenderà i suoi 33 miliardi di dollari.
50 F-35 ed almeno due squadriglie F-35B
Lo scorso giugno, rappresentanti dei governi di Israele e degli Stati Uniti insieme a Lockheed Martin hanno celebrato il rollout del primo F-35A Lightning II dell’Israeli Air Force. Il programma di acquisizione di Israele prevede 33 F-35A Conventional Take Off and Landing, o CTOL, acquistati attraverso il programma delle Foreign Military Sales (FMS). Israele contribuisce al programma F-35 con la produzione di semi-ali per l’F-35A da parte di IAI - Israel Aerospace Industries; il contributo di Elbit Systems Ltd. al casco Generation III Helmet-Mounted Display, che sarà utilizzato dai piloti dell’F-35 in tutto il mondo; la produzione di componenti compositi per la parte centrale della fusoliera dell’F-35 da parte di Elbit Systems-Cyclone.
Israele, entro il 2021, conta di avere in linea cinquanta F-35 ad un costo di 110 milioni di dollari ciascuno. L'IAF vorrebbe dalle due alle quattro squadriglie F-35B. L’affare si farà.
V-22 Osprey, il convertiplano in grado di raggiungere l’Iran
Da diversi anni, Israele è interessata all'acquisto del Bell-Boeing V-22 Osprey. L’IAF considera l’Osprey come il velivolo ideale per l’infiltrazione e l’esfiltrazione dei reparti speciali dalla Siria all’Iran. I primi sei Osprey sono già stati ordinati. Operando sostanzialmente come aereo da trasporto, avrà migliorie nel sistema di alimentazione ed implementazioni radio ad alta frequenza. Il Corpo dei Marine ha ottenuto più di 200 Osprey per sostituire i CH-46E, a fronte di un contratto finale di 360 macchine. Il Comando Operazioni Speciali Usa ha ricevuto 33 Osprey a fronte di un ordine finale di 50 velivoli. Israele ha acquistato la medesima versione destinata allo Special Operations Command: pesantemente corazzato, con propulsione potenziata ed accorgimenti per la segnatura radar.
JDAM e bunker buster
Nel 2015 Israele ha ordinato munizioni guidate e non per un valore di 1.8 miliardi di dollari. Nella forniture anche le bunker buster, sistemi che hanno la capacità di penetrare le fortificazioni sotterranee, come quelle di Hamas e Hezbollah. Nello specifico Israele ha acquistato: 750 bombe bunker-buster, 3.000 missili Hellfire, 250 missili aria-aria a medio raggio e 4.100 bombe glide. La fornitura comprende anche 14,500 sistemi di guida, noto come tail kits per le Joint Direct Attack Munitions che convertono le bombe non guidate in missili a guida GPS.
Boeing KC-46 Pegasus
L'IAF opera attualmente con una piccola flotta di Boeing KC-707 Re'em, utilizzati per rifornire i caccia nelle missioni a lungo raggio. L’età media della flotta KC-707 è di 40 anni. Israele ha deciso di acquistare il KC-46 ad un costo di 180 milioni di dollari a velivolo.
Nuovi elicotteri da trasporto
L'IAF gestisce una flotta da trasporto basata sulla cellula CH-53 Sea Stallion, conosciuto in Israele come Yasour. Nonostante gli aggiornamenti, il CH-53 andrà in pensione nel 2025. Due le possibili opzioni: il CH-47 Chinook e CH-53K King Stallion.
Nel nuovo accordo, Israele non potrà stornare le somme ottenute per acquistare il carburante per il suo esercito. Israele, infine, rinuncia a richiedere ulteriori fondi al Congresso, prima della scadenza naturale del contratto.
Poche speranze per l’F-15I
L’aviazione israeliana era fortemente interessata a due nuovi squadroni di F-15I equipaggiati con radar AESA: costo complessivo dell’operazione stimato in dieci miliardi di dollari. La capacità di firmare nuovi accordi con la Boeing dipendeva dalla portata finale del nuovo pacchetto di aiuti degli Stati Uniti. Se Israele avesse ottenuto forniture per un valore di 50 miliardi di dollari, sarebbe stata in grado di acquistare altri due squadroni di F-15I. I 33 miliardi di dollari dovrebbero garantire l’investimento per i soli F-35.
(foto: Israel Defense Forces / Lockheed Martin)