La missione di nave Elettra

10/06/14

Al momento non sono state registrate dichiarazioni ufficiali del governo italiano e del Copasir, ma sembra che la nave da supporto polivalente “Elettra” entrerà nel Mar Nero.

Con la definizione di “supporto polivalente” si intende spionaggio elettronico, o meglio Elint, acronimo di electronic signals, una specializzazione del Sigint, signal intelligence.

È l’attività di raccolta di informazioni con l’intercettazione e l’analisi dei segnali emessi da persone od apparati elettronici od anche della combinazione di questi. Le operazioni Sigint si avvalgono di strumenti di criptoanalisi e la raccolta dati è incentrata ai sistemi di difesa avversari. Pertanto: radar guidamissili, batterie anti aeree, radar di puntamento e scoperta ed ancora unità di superficie e postazioni comando ubicate a terra od in volo. La metodologia è imperniata sulla identificazione dei segnali captati e della loro successiva catalogazione. Si confrontano i parametri raccolti con le banche dati ed in caso di riscontri negativi, l’emittente ed il contenuto vengono classificati come nuovi.

La finalità principale è quella di acquisire l’esatta posizione dei sistemi d’arma e delle postazioni di comando e controllo avversarie, in tal modo da agevolare i decisori nell’evitare i siti strategici nemici dotando gli incursori delle contromisure elettroniche più adatte, od agevolando l’elusione dei radar di scoperta avversari con i sistemi di jamming più idonei.

Naturalmente, gli strateghi potranno considerare l’opzione di eliminare i sistemi di difesa con un attacco preventivo.

L’Elint è valutata come la migliore applicazione nella dottrina della guerra net-centrica.

Nave Elettra è una unità della MM italiana, classificata come Nuova Unità Polivalente di Supporto, equipaggiata per assolvere compiti di supporto elettronico, di comandi complessi e multiforze.

Entrerà nel Mar Nero il 15 giugno p.v. dove permarrà per un massimo di 21 giorni, come previsto dalla Convenzione di Montreaux, che limita la navigazione in quelle acque alle unità da battaglia non appartenenti alle Nazioni rivierasche.

Nave Elettra è propulsa da un sistema estremamente efficiente in grado di consentirle una elevata silenziosità elettromagnetica, basato su gruppi di inverter gestiti da una unità di controllo. Dispone di una trentina di sistemi operativi per l’intercettazione dei segnali.

La missione è stata dissimulata dalla richiesta di transito presentata dalla MM alle autorità turche, alle quali devono essere segnalate le navi che desiderano transitare negli stretti del Bosforo e Dardanelli.

Nave Elettra, probabilmente, avrà la finalità di intercettare le forze militari russe e le milizie secessioniste filo-russe nel Donbas. Questo per agevolare le possibili azioni militari contro la popolazione russofona dell’Ucraina orientale ed interdire le reti di mappature delle forze di Donetsk e Lugansk. I dati rilevati saranno trasferiti sotto il controllo dell’Alleanza Atlantica.

Di fatto, se la notizia sarà confermata, avrà un impatto negativo sulla credibilità dell’Italia come mediatore, ruolo riconosciuto dall’Ocse, e porrà l’esecutivo in grave imbarazzo a causa del grossolano tentativo di nascondere la missione di nave Elettra ed in conclusione potrebbe incrinare i rapporti con la Russia.

Giovanni Caprara