Dall’altro il Cremlino che ha già versato 1,6 miliardi di dollari per le due navi ed è pronto a chiedere i risarcimenti a Parigi qualora non dovesse ricevere le due portaelicotteri (che però potrebbe già essere in grado di costruire perché in possesso dei progetti).
In mezzo, poi, c’è la NATO che è già stata invitata dagli Stati Uniti ad acquistare (sarebbe meglio dire requisire) le portaelicotteri francesi classe “Mistral” interamente pagate da Mosca nel 2011. La Francia dovrebbe rifiutarsi di trasferire queste navi da guerra alla Russia – scrissero dal Congresso USA - rinnoviamo il nostro appello affinché la NATO acquisti le navi da guerra, trasformandole in un bene comune per l’Organizzazione”.
L'accordo è stato messo in discussione dopo le sanzioni economiche imposte dall’Occidente contro la Russia a causa del suo “presunto” coinvolgimento nel conflitto ucraino.
La consegna ai russi della prima imbarcazione, la ‘Vladivostok’, era stata inizialmente fissata per il prossimo 15 novembre, termine poi slittato ad una imprecisata data dell’anno in corso. L’Occidente teme la capacità di attacco rapido che la Russia acquisirebbe con le due portaelicotteri francesi. Lo stesso primo ministro francese Manuel Valls sulla vicenda si è espresso affermando che “non sarebbero state soddisfatte le condizioni per la consegna delle portaelicotteri”.
Anche il presidente francese Francois Hollande, lo scorso settembre, ipotizzò il congelamento delle “Mistral” alla Russia. Mosca rispose che avrebbe rispettato il volere di Parigi soltanto dopo aver ricevuto l’assegno da 1,6 miliardi di dollari già incassato dai francesi per acquistare le due navi. In quel frangente, il ministro degli Esteri francese Laurent rilevò che la perdita del contratto con Mosca avrebbe influito negativamente sull'economia francese.
Ma la stampa russa in queste ore si è scatenata, attaccando proprio il governo Hollande, forte del sondaggio, condotto dal quotidiano Le Figaro, sulla vicenda Mistral. E’ emerso che per il 60 per cento dei francesi, Parigi dovrebbe rispettare il contratto. E mentre si scopre che presso il porto di Saint-Nazaire si trovano, in “vacanza forzata”, un centinaio di marinai inviati dal Cremlino pronti a trasferire la prima “Mistral” in patria, la stampa russa schernisce l’Eliseo con un “umorismo” prettamente occidentale.
Sapete a cosa rinuncereste (o potreste acquistare), titolano i quotidiani russi rivolgendosi ai francesi, se il vostro governo ci dovesse ridare indietro 1,6 miliardi di dollari tradotto in 1,2 miliardi di euro?
Gli esempi sono undici. Con quella cifra si potrebbero organizzare 57 campagne elettorali di Hollande ed acquistare un milione e settecentomila Iphone 6. Con quella somma, i francesi potrebbero anche organizzare cinque campionati del mondo di calcio, acquistare 300 milioni di baguette, novantamila Clio 4, novemila tonnellate di foie gras e nove caccia Rafale. Ritornare l’assegno a Mosca significherebbe – provocano dalla stampa russa – che tutti i dipendenti statali dovrebbero rinunciare a sette giorni di ferie, mentre l’intera popolazione francese dovrebbe pagare 18 euro a testa al governo. Consegnando le Mistral – continuano da Mosca - si riuscirebbero anche a pagare otto miliardi di metri cubi di gas, il 93% cioè del totale acquistato dai francesi nel 2013 (proprio dai russi).
La ‘Vladivostok’, è stata costruita presso il cantiere Dcns a Saint-Nazaire, ed è stata varata il 15 ottobre dello scorso anno. Russia e Francia hanno firmato nel 2011, un contratto di 1,6 miliardi dollari per due portaelicotteri classe Mistral. Ogni ‘Mistral’ russa, trasporterà sedici elicotteri d’attacco Kamov Ka-52K, quattordici elicotteri da trasporto Ka-29, quattro navi d’assalto o settanta veicoli corazzati e 450 soldati. La seconda nave classe Mistral, il ‘Sebastopoli’, secondo contratto dovrebbe entrare a far parte della Flotta del Mar Nero entro il 2015.
Franco Iacch