Quando era segretario di Stato, John Kerry aveva minacciato Erdoğan di espellere la Turchia dalla NATO (nonostante non esista una procedura in tal senso) a causa delle massicce epurazioni nella stampa e nelle forze armate a seguito del tentativo di colpo di stato nel 2016.
Mentre, nonostante l’opinione pubblica abbia sempre ventilato ipotetiche simpatie dell’Amministrazione Trump nei confronti di Ankara, si dimentica che l’ormai ex presidente americano abbia minacciato più volte la Turchia di “devastarne l’economia” a causa del suo appoggio al jihadismo.
Inoltre, a causa dell'acquisto da parte di Ankara dei missili russi superficie-aria a lungo raggio S-400, l'Amministrazione Trump, sebbene sotto la pressione del Congresso, ha escluso l'industria turca dal programma F-35. Sanzionando, al contempo, l'agenzia del ministero della Difesa turco responsabile dei contratti di armamenti, vietando qualsiasi licenza di esportazione di componenti di origine americana.
Ciò ha enormemente complicato l’attività di export industriale turco, così come la manutenzione delle attrezzature militari acquisite dagli Stati Uniti. Il presidente Erdoğan lo ha interpretato come un "attacco aperto contro la sovranità" del suo paese.
Allo stesso tempo, gli Stati Uniti si sono schierati con la Grecia e la Repubblica di Cipro nella disputa tra questi due paesi e la Turchia nel Mediterraneo orientale. Washington ha così rafforzato la sua cooperazione militare con Atene e revocato parzialmente l'embargo sulle armi imposto a Nicosia dalla fine degli anni ’80 dello scorso secolo: un annuncio accolto molto male da Ankara.
Nella recente video conferenza dei ministri degli esteri dell’Alleanza, la linea dura dell’Amministrazione Trump nei confronti di Erdoğan è stata rimarcata da Pompeo all’omologo turco circa al fallimento della politica del “fatto compiuto” portata avanti da Ankara.
Tuttavia il presidente turco ripone molte speranze nella nuova Amministrazione Biden, soprattutto in merito al rientro nel programma F-35.
“Gli F-35 non sono stati consegnati (Ankara aveva un ordine di 100 macchine, NdA) anche se abbiamo pagato una cifra considerevole. Questo è un grave errore da parte degli Stati Uniti in quanto nazione alleata. Spero che, con l’ingresso alla Casa Bianca del Sig. Biden, potremo dialogare al fine di raggiungere risultati soddisfacenti per entrambi”, ha dichiarato il presidente Erdoğan il 15 gennaio scorso a Istanbul.
Antony Blinken, il nuovo Segretario di Stato, sarà più amichevole con la Turchia di Pompeo?
Foto: U.S. Air Force / presidency of the republic of Turkey