Lanciatori cinetici a protezione delle FOB USA entro i prossimi 5 anni

(di Franco Iacch)
09/06/16

Il Multi-Mission Launcher dell’esercito americano si sta rivelando un successo. L’ultimo test di fuoco reale, condotto nel White Sands Missile Range nel Nuovo Messico, ha dimostrato la capacità del missile intercettore nel proteggere le forze schierate in profondità dal fuoco dell’artiglieria così come da mortai, missili da crociera e droni.

Il Multi-Mission Launcher spara degli intercettori della famiglia Hit-to-Kill. Sistemi, cioè, ad energia cinetica senza esplosivo. L'intercettore utilizza l’alta velocità ed il conseguente impatto per distruggere gli obiettivi.

Il Multi-Mission Launcher dovrebbe conferire una capacità di autodifesa anche contro il fuoco di sbarramento nemico secondo quanto previsto nelle direttive del programma Integrated Fire Protection Capability Inc 2-I.

Il sistema affida si affida al radar e controllo del fuoco Sentinel per identificare e distruggere i proiettili nemici. La tecnologia utilizza un sistema di comando e controllo integrato chiamato Integrated Air and Missile Defense Battle Command System o IBCS. Il lanciatore MML può ruotare di 360 gradi con un alzo di 90.

La dotazione standard di un Multi-Mission Launcher è di quindici bocche di fuoco ognuna delle quali in grado di lanciare un intercettore o sciami più piccoli. Il lanciatore si interfaccia con l’Operations Engagement Center dell’IBCS per coordinare il fuoco di copertura.

L’Integrated Fire Protection Capability Inc 2-I è in fase di sviluppo sia per conto dell’Esercito che per la Marina. L’obiettivo è quello di proteggere, da una serie di minacce ad ampio spettro, le FOB, Forward Operating Base, solitamente nel raggio dell’artiglieria nemica (come, ad esempio, in Afghanistan).

Il Multi-Mission Launcher dovrebbe essere pronto per il combattimento entro i prossimi cinque anni.

(foto: U.S. Army / video: White Sands Missile Range)