“Non siamo in grado di affrontare una guerra su due fronti contro Pakistan e Cina”. Anche l’aviazione indiana chiede maggiori fondi al governo di Nuova Delhi cosi da essere in grado, qualora scoppiasse una guerra, di allestire una efficace campagna aerea contro i principali nemici della regione.
"Abbiamo pochi aerei da combattimento, non sufficienti per eseguire una campagna aerea su due fronti. Il Governo non ha ancora elaborato una strategia, mentre gli altri paesi continuano a riarmarsi”.
Dall’Indian Air Force si riferiscono alla nuova fornitura (otto velivoli) supplementare di F-16 acquistati dal Pakistan. Velivoli, sembra, poco graditi da parte dei piloti indiani.
Nonostante la spesa militare, entro il 2022 saranno ridotte a 25. L’IAF si basa su 10 squadriglie, cinque equipaggiate con MiG-21 e cinque con i MiG-27. Sei squadriglie equipaggiati con i Jaguar. Questi ultimi sono però messi a terra in attesa di nuovi motori, avionica ed aggiornamenti.
Sono undici le squadriglie equipaggiate con i caccia da superiorità aerea Su-30MKI costruiti su licenza (con il ritiro graduale dei MiG-21/27 saliranno a quindici). Tre squadriglie, infine, di Mirage 2000H e tre di MiG-29, attualmente in fase di retrofit.
(foto: Indian Air Force)