La Marina indiana potrebbe acquistare altri quattro sottomarini Scorpène portando la flotta a dieci unità. E’ quanto hanno affermato dall’ammiragliato indiano. Sappiamo che il “Kalvari”, primo sottomarino stealth realizzato dalla Mazagon Dock Limited, a Mumbai, è in fase di test. Dovrebbe entrare in servizio con la Marina indiana entro il settembre del 2016.
L’attuale forza operativa della flotta sottomarina indiana si basa su tre battelli attivi: due sottomarini classe Kilo acquistati dai russi tra il 1980 ed il 2000 ed il “Chakra”, classe Akula acquistato in leasing da Mosca due anni fa. Soltanto due di essi sarebbero in grado di immergersi. Nel 1986 Nuova Delhi aveva in linea 21 sottomarini. Il primo contratto del programma ‘75’ prevede la realizzazione di sei sommergibili classe Scorpène entro il 2020. La Marina indiana ha siglato un contratto di 4,6 miliardi di dollari con la Francia, nel 2005, per costruire sotto licenza la piattaforma progettata dalle società DCNS. I lavori sul primo battello sono iniziati nel maggio del 2009.
Il “Kalvari” è il primo sottomarino indiano pensato per operare a profondità maggiori, rispetto agli altri delle sue stesse dimensioni, stimata in 300 metri (350 test). Il progetto utilizza un particolare “acciaio specifico ad alto rendimento” che gli consente di operare a tali profondità mentre l’intera classe è stata realizzata con tecniche e protocolli di sicurezza per attenuare ogni tipo di emissione sonora subacquea. Il profilo stesso della classe Scorpène dovrebbe essere difficilmente rilevabile dai sonar nemici.
La presentazione del “Kalvari” arriva ad una settimana dall’accordo siglato dal Pakistan con la Cina per l’acquisto di otto sottomarini. Il secondo battello, il “Khanderi”, sarà varato tra un anno ed entrerà in servizio nel 2017.
La classe “Scorpène”
I sottomarini d'attacco diesel-elettrici classe “Scorpène” sono stati progettati dalle società DCN e Navantia, unite nel consorzio DCNS. La piattaforma è dotata anche di propulsione indipendente dall'aria supplementare (il modulo AIP è indiano). I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio. La propulsione AIP gli consente di estendere la sua navigazione ad un massimo di 70 giorni. Lungo poco meno di 70 metri, con una larghezza di 6,2 metri ed un dislocamento di 1700 tonnellate, prevede un equipaggio di 31 uomini. La sua velocità massima in immersione è stimata in 37 km/h mentre la navigazione in superficie può raggiungere i 22 km/h.
I sei tubi da 533mm sono progettati per lanciare siluri pesanti “Black Shark” progettati dalla Whitehead Alenia Sistemi Subacquei, missili antinave Exocet o trenta mine.
(foto: DCNS / Difesa Online)