Il primo sottomarino d'attacco ad essere equipaggiato con il sistema indipendente dall’aria sarà un classe ‘Lada’, con consegna prevista entro il 2016. L'unico sommergibile classe ‘Lada’, il “Sankt Peterburg”, è entrato in servizio quattro anni fa, dopo più di un decennio di modifiche e prove in mare. La produzione dei ‘Lada’ fu arrestata nel 2012, per modifiche al progetto iniziale. Il nuovo sistema di propulsione è stato sviluppato presso il cantiere Sevmash, il più grande del paese.
Nello specifico, i progettisti russi si starebbero indirizzando nuovamente (ci tentarono con gli “accendini” della classe 'Quebec', molto inaffidabile e soggetta ad esplosioni ed incendi, in servizio dal 1955 ai primi anni 70) sulla propulsione indipendente dall'aria (AIP), che renderebbe i sottomarini molto più silenziosi da quelli a propulsione nucleare. I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. I vantaggi, almeno concettualmente, sono molti. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio.
I progettisti russi, lo scorso mese di novembre, fornirono anche qualche dato. Un sottomarino propulso con sistema AIP, potrebbe operare per missioni di pattugliamento o deterrenza per 30/40 giorni, stimando circa 15 anni di sviluppo per ottimizzare la nuova tecnologia. Gli Stati Uniti, dopo alcuni esperimenti, hanno deciso di continuare con la propulsione nucleare.
La Russia infine, si starebbe muovendo per una produzione di massa modulare, utilizzata nella costruzione delle navi di superficie. I sottomarini del futuro – ha concluso Chirkov – raggiungeranno un alto livello di automazione.
I sottomarini d'attacco classe 'Lada'
La costruzione del “Sankt Peterburg”, il primo del ‘progetto 677 Lada’, iniziò nel dicembre del 1997, ma il battello venne consegnato alla Marina per le prove in mare soltanto nell’aprile del 2010.
La costruzione dei sottomarini classe ‘Lada’ venne sospesa subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ma il Governo russo ha deciso di riprendere la produzione con altri due battelli: il “Kronstadt” ed il “Sebastopoli”.
I classe ‘Lada’ andranno a sostituire i classe ‘Kilo’
Un sottomarino classe ‘Lada’ è equipaggiato con sei tubi lanciasiluri da 533 mm e può sparare missili da crociera. E’ progettato per difendere le basi navali e le linee di comunicazione sul mare. Può essere efficacemente impiegato sia contro navi di superficie che contro sommergibili in ruolo Hunter Killer.
La Marina russa prevede di completare la flotta ‘Lada’ con otto battelli entro il 2020.
La Marina russa si basa attualmente sui sottomarini di terza generazione, con battelli strategici di quarta generazione classe 'Borey' e d’attacco classe 'Yasen', in fase di produzione.
Entro il 2020, la nuova flotta russa sarà composta da otto 'Borey' ed otto 'Yasen'. I sedici battelli diventeranno il pilastro della flotta dei sottomarini a propulsione nucleare. Lo saranno almeno per i prossimi due decenni.
I sottomarini di quinta generazione potrebbero entrare in produzione tra quindici anni.
Franco Iacch
(nella foto un sottomarino classe Lada. Fonte: Ria Novosti)