I dumper sono nati per velocizzare i lavori su larga scala, risalendo addirittura alla fine dell’Ottocento, quando l’ingegnere John Isaac Thornycroft introdusse il primo autocarro a vapore, con una capacità di una tonnellata, un risultato (e una sfida) impressionante per l’epoca. Da allora, questi veicoli si sono evoluti fino a raggiungere dimensioni record, come nel caso del BELAZ 75710 bielorusso, che può trasportare fino a 450 tonnellate di carico, con un peso complessivo di 810 tonnellate. Questo colosso, alto come una palazzina di tre piani, largo quasi 11 metri e lungo 20, può contenere il peso equivalente di dieci carrozze ferroviarie.
Se vi state chiedendo come vengano trasportati fuori dalla concessionaria o quanto costi un pieno, vi accontento subito: questi autocarri vengono smontati e trasportati a pezzi su pianali per trasporti eccezionali, per poi essere riassemblati direttamente sul cantiere.
I loro serbatoi sono cisterne da cinquemila litri e, considerati i prezzi del gasolio negli USA, un pieno si aggira tra i 5.000 e i 7.000 dollari. Prestazioni? Beh, a pieno carico risale le importanti pendenze dei cantieri e in piano sviluppa a vuoto i 64 km/h grazie a due motori, come nel caso del Belaz, 16 V da 65 mila cc l’uno per, udite udite, 4600 cavalli totale, 3383.3 kW.
Motori da carro armato
I motori impiegati sui mega dumper, come il Belaz 75710 (foto apertura), derivano dai propulsori progettati per i carri armati, capaci di resistere a situazioni estreme analoghe a quelle dei veicoli da miniera.
MTU Friedrichshafen, azienda tedesca di ingegneria altamente specializzata, è leader globale nella produzione di motori avanzati per applicazioni industriali, navali e militari ed è attualmente parte del gruppo Rolls-Royce Power Systems AG. Il Belaz 75710 è dotato di due propulsori MTU, e la stessa configurazione a V dei basamenti dei motori MTU si ritrova in veicoli militari. Ad esempio, il Puma IFV (foto) adotta il 12 cilindri MTU 892 Ka-500, mentre altri modelli di carri armati utilizzano l’MTU 883 Ka-500 per l'Altay turco, l’MTU 883 V12 per l’israeliano Merkava Mk 4 e l’MB 873-501 per il Leopard 2.
L'albero motore del MT-883 ruota in senso antiorario e offre due versioni principali sovralimentate con intercooler aria/refrigerante: il Ka-500 e il Ka-501, entrambi configurati come V-12 a 90°. Questi motori sono raffreddati a liquido e dotati di carter secco, con l'olio pompato da un serbatoio esterno. La versione Ka-500 eroga 1.500 CV e può utilizzare sia un sistema di iniezione common-rail che una pompa meccanica, mentre il più potente Ka-501 è dotato di un sistema di iniezione common-rail avanzato per prestazioni ottimizzate.
La tipologia MT-883 Ka-501 è associabile all’abbinamento EuroPowerPack dove si aggiuge al sistema di raffreddamento il complesso per il filtraggio dell'aria nelle camere di combustione.
MTU ha sviluppato un sistema di propulsione ibrido basato sul motore 10 cilindri della serie 199, utilizzato in veicoli corazzati NATO come l’ASCOD "Pizarro" e il "Boxer". Il sistema garantisce capacità "stealth" e ridotta visibilità radar grazie a scarichi ottimizzati e schermature elettromagnetiche. L’ibrido riduce la dipendenza da rifornimenti logistici su vasta scala (meno unità impiegate), agevolando la gestione autonoma e il controllo remoto sul campo.
Parallelamente, l’EuroPowerPack, equipaggiato con il potente motore MTU 883 V12, è associato al cambio automatico Renk HSWL 295 TM montato trasversalmente. Questa configurazione consente di massimizzare lo spazio interno dei carri armati, migliorando sia l’efficienza che la capacità operativa delle unità corazzate. Il motore, il cambio e il sistema di gestione della direzione sono integrati in un unico blocco compatto, ottimizzando l’ingombro e semplificando la manutenzione o la sostituzione sul campo. Utilizzato con successo per la prima volta nel carro armato Leclerc (versione UAE), ma anche in altre piattaforme come il Challenger 2E e l'M1A2 Abrams per mercati di esportazione
La trasmissione automatica idromeccanica Renk HSWL 295 TM è una soluzione avanzata progettata per veicoli militari pesanti, superiori alle 30 tonnellate, come i carri armati. Caratterizzata da un convertitore di coppia e da 5 marce avanti e 3 retromarce, questa trasmissione offre sia modalità di funzionamento automatico che semi-automatico. Il sistema di sterzo è integrato con un sistema frenante idrostatico-idrodinamico, garantendo manovrabilità e sicurezza anche in condizioni operative estreme.
Tecnica e applicazione militare
La tipologia di motori MTU è caratterizzata da un rapporto superquadro di 144x140 mm per vari motivi, principalmente per migliorare il rendimento volumetrico. Questo consente l'uso di valvole più grandi, grazie a un maggiore spazio nella testata, e permette un regime di rotazione più elevato mantenendo invariata la velocità media del pistone, riducendo così le vibrazioni. Inoltre, lo schema a V di 90º è preferito rispetto a quello a 120º, poiché, a parità di cilindrata, risulta più compatto e occupa meno spazio nello scafo.
Nel motore MTU del Leopard, la potenza raggiunge i 1500 cavalli, poiché la trasmissione 295 è progettata per sopportare al massimo 1600 cavalli. Questo motore a 12 cilindri è lo stesso utilizzato nel Merkava Mk.4, nel K2 Black Panther e nel Leclerc.
Foto: web / Bundeswehr / Difesa Online