Venerdì scorso, 4 marzo, gli Stati Uniti hanno effettuato un raid mirato nei pressi di Shaddadi, in Siria, per eliminare Tarkhan Tayumurazovich Batirashvili, noto anche come Abu Umar al-Shishani e Omar il ceceno, figura anziana di alto profilo dello Stato islamico. E’ quanto comunicano ufficialmente dal Pentagono.
Batirashvili era stato mandato a Shaddadi per sostenere i combattenti del califfato dopo una serie di sconfitte strategiche assestate dalle forze locali coordinate dagli Stati Uniti. Abu Umar al-Shishani avrebbe dovuto ripristinare le vie di collegamento tra la Siria e l’Iraq con una serie di offensive mirate.
Il Dipartimento della Difesa sta ancora valutando i risultati dell'operazione. “L’eliminazione dal campo di battagli di Batirashvili, avrà un impatto negativo sulla capacità di reclutamento dello Stato islamico e nel coordinare la difesa delle roccaforti di Raqqa e Mosul”.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva designato Batirashvili come “Terrorista Globale” ed autorizzato con ordine esecutivo 13224 operazioni targeting leader.
Abu Omar al-Shisani era uno dei terroristi più ricercati al mondo. Nato l’undici gennaio del 1986 a Birkiani, era stato addestrato dalle Forze terrestri georgiane dove ha raggiunto il grado di sergente. Veterano pluridecorato della guerra russo-georgiana nel 2008, si segnalò nella ricognizione in territorio ostile. Dimesso nel 2010 perché ritenuto non più idoneo al servizio militare, fu profondamente scosso dalla morte della madre avvenuta per cancro. Arrestato pochi mesi dopo per possesso illegale di armi da fuoco, consacrò in prigione la sua voglia di Jihad. Raggiunta la Siria, divenne comandante della Brigata Muhajirīn nel 2012, coordinando anche alcune operazioni del Fronte al-Nuṣra contro alcune basi missilistiche di Assad. La consacrazione al califfo avvenne alla fine del 2013.
Abu Omar al-Shisani era ritenuto uno dei migliori comandanti dello Stato islamico, noto per la sua barba rossa e per le esecuzioni sommarie ordinate nel nord della Siria.