La versione a lungo raggio del missile da crociera Joint Air-to-Surface Standoff Missile della Lockheed Martin, avrebbe debuttato in combattimento con il bombardamento sulla Siria di sabato scorso. Una coppia di B-1B Lancer avrebbe sganciato la novità contro – presunti - laboratori di armi chimiche vicino Damasco.
L’AGM-158B, anche conosciuto come JASSM-ER, può colpire bersagli venendo lanciato da oltre 900 chilometri, portando una carica esplosiva di 450kg di tritolo. Si tratta di un’arma nata per l'uso convenzionale. Nell’attacco ne sarebbero stati sganciati 19.
Il costo unitario, stimato nel 2010 dal Government Accountability Office, sarebbe di 1.4 milioni di dollari. Una spesa importante, che però è servita a vedere in azione questa versione del missile.
Come riportato da military.com, l’idea dell’Aeronautica statunitense sarebbe quella di ampliare la dotazione di JASSM-ER fino ad arrivare a 4.900 missili.
Il missile aria-terra è praticamente universale, essendo impiegabile con F-15E, F-16 e con B-52.
La tecnologia e la portata sono di notevole importanza per le forze armate americane in quanto permette di operare in condizioni di relativa sicurezza.
Il sistema dovrebbe ricevere delle integrazioni entro la fine dell’anno e verrà affiancato anche dallo AGM-158C LRASM, ovvero la versione, stealth, anti-nave. Le migliorie riguardanti lo JASSM-ER, saranno legate sia alla ricerca di un’autonomia ancora maggiore, modificando il sistema alare del missile, sia all’ideazione di un nuovo ricevitore GPS, necessario per far sì che il missile possa colpire i bersagli con una precisione massima.
Il vero plus dello JASSM-ER sarebbe inoltre quello di essere riuscito a prolungare la vita del B-1B, vicino al pensionamento: grazie a questa versione a lungo raggio del principale missile aria-terra in servizio con l’USAF, il Lancer rimarrà ancora operativo, nonostante non sia un bombardiere stealth.
(foto: Lockheed Martin)
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