Roma guarda a Varsavia per sviluppare un nuovo MBT

(di Tiziano Ciocchetti)
06/11/20

Nell’ultimo DPP (Documento Programmatico Pluriennale) 2020/22, la Difesa stanzia 36 milioni di euro per realizzare tre prototipi aggiornati del carro ARIETE. L’intento dell’Esercito sarebbe quello di allungarne la vita operativa almeno fino al 2030, nel frattempo si dovrebbe sviluppare una nuova famiglia di corazzati (compreso un nuovo IFV per rimpiazzare il DARDO) con uno o più partner stranieri.

Tramontata, ormai da tempo, la possibilità di partecipare alla fase iniziale del programma franco-tedesco, Roma sta guardando con interesse alla Polonia, ma anche a nazioni extra europee come gli Stati Uniti e Israele, per lanciare un nuovo programma di produzione di carri da battaglia. Come dichiarato dal sottosegretario alla Difesa Calvisi “si tratta non perdere terreno nei confronti del programma franco-tedesco”.

Infatti, il mensile delle forze armate polacche, Polska Ebrojna, ha riferito che il Ministero della Difesa polacco aveva ricevuto un'offerta di cooperazione dal suo omologo italiano.

L'Italia "si è rivolta ad alcuni paesi dell'UE, tra cui la Polonia, con una proposta di cooperazione su un progetto di piattaforma terrestre", ha comunicato il Ministero della Difesa polacco, aggiungendo che l'offerta è in esame. Anche la Spagna potrebbe aderire a questo progetto.

Per un progetto del genere, l'industria italiana è piuttosto ben attrezzata, con la divisione terra di Leonardo (ex Oto Melara) o con Iveco Defence Vehicles. Sul versante polacco, nel 2013, Obrum ha introdotto il WWB Cheetah (ex PL 01 - foto), un MBT "stealth" con tecnologie fornite da BAE Systems, tra cui il sistema ADAPTIV, che rende i veicoli "invisibili" per i sensori a infrarossi.

Foto: Ministerstwo Obrony Narodowej