Il National Security Archive ha declassificato quella che è considerata come la lista più completa e dettagliata della strategia nucleare USA che sarebbe stata applicata se fosse scoppiata una guerra contro l’Unione Sovietica. Nel rapporto gli Stati Uniti avrebbero lanciato bombe all’idrogeno contro la popolazione civile e le infrastrutture militari per la distruzione sistematica del blocco sovietico. Lo studio si chiama Strategic Air Command Atomic Weapons.
E’ stato consegnato nel 1959 e scritto nel 1956. Consta di 800 pagine. Prevede la distruzione sistematica di 1100 aeroporti e 1200 centri abitati suddivisi in ordine di valore strategico. Le città ad altissima priorità colpite con bombe all’idrogeno sarebbero state Berlino, Mosca e Leningrado. Anche Pechino sarebbe stata colpita. Lo studio delinea le strategie per diversi target, come i metodi di detonazione per massimizzare i danni ed evitare ricadute controproducenti.
Dallo studio emerge anche che gli Stati Uniti avrebbero dovuto sviluppare una super bomba nucleare da 60 megatoni. La Super-Nuke proposta per colpire Mosca sarebbe stata la più potente mai realizzata dall’uomo, di gran lunga superiore alla “ZAR” russa stimata in 50 megatoni.
Ecco uno stralcio dello studio. “Mosca e Leningrado dovrebbero essere sottoposte ad un attacco con bomba H perché strategicamente fondamentali con le loro basi aeree ed infrastrutture. Mosca è un obiettivo ad altissima priorità per l’intera linea di comando del blocco sovietico. Leningrado è fondamentale nell’asset dell’URSS”.
Questa relazione era un manuale su come distruggere il genere umano durante le Terza e probabilmente ultima guerra del mondo.