Un miliziano dietro la telecamera fa un gesto ed inizia a registrare un breve video. Quanti sono sulla scena iniziano a sparare in aria al grido di ‘Allah akbar’ poi lasciano parlare l’uomo davanti al blindato. Indossa una mimetica, ma sembra una controfigura del protagonista che ci si aspetti possa entrare sul ‘set’ da un momento all’altro.
Ho rapito le vostre ragazze – dice l’uomo cambiando più volte il tono di voce mentre, tra lucidità e follia, legge un testo senza alcun senso menzionando anche Lincoln - per Allah, le venderò al mercato degli schiavi.
Un altro folle conquista la ribalta mediatica mondiale.
Il leader dell'organizzazione terroristica Boko Haram (che starebbe per “l'educazione occidentale è sacrilega”) si chiama Abubakar Shekau, già noto ai servizi segreti occidentali.
Spietato, presuntuoso ed arrogante (si definisce intellettuale e teologo) è un terrorista nato all’ombra del fondatore del movimento. Si considera invincibile e diretto esecutore degli ordini di Allah.
Nei suoi numerosi messaggi on line (dove sembra parlare sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente, vedere per credere, probabilmente ‘qat’), sono sempre presenti alcuni passaggi del Corano oltre alle frasi contro l’Occidente tipiche dei fondamentalisti islamici.
Ma dimenticatevi la fredda lucidità di Bin Laden. Quest’uomo sembra la caricatura di un terrorista. Forse è per questo che fa paura.
Ha giurato guerra ai cattolici, cioè al 50% della popolazione nigeriana. Afferma di seguire la dottrina salafita. Megalomane (“Obama tu non puoi toccarmi, ma io si, ho la forza per farlo”), ama torturare i propri nemici prima di ucciderli. Su di lui pende una taglia di 7 milioni di dollari piazzata dal Dipartimento della Difesa Usa. Il governo nigeriano (che ha dimostrato quanto sia incapace e corrotto), invece, pagherebbe 50 milioni di dollari per la sua cattura. Vivo o morto.
Abubakar Shekau è l'uomo più ricercato d'Africa (almeno ufficialmente). E’ il leader del gruppo terroristico Boko Haram dal 2009, dopo la morte del fondatore Ustaz Mohammed Yusuf (laurea in teologia all'Università di Medina, nel suo boicottaggio contro l’Occidente aveva dichiarato guerra anche al brodo per dadi). Secondo una stima, Shekau comanderebbe una milizia di qualche migliaio di uomini.
Abubakar Shekau, il 15 aprile scorso, ha attaccato un istituto femminile nel nord-est del paese con all’interno circa 300 ragazze. 276 sono state fatte prigioniere, mentre 53 sono riuscite a fuggire. Altre otto ragazze sono state rapite martedì scorso in un villaggio vicino al confine con il Ciad. Mercoledì scorso, infine, altre undici ragazze sono state sequestrate nell'ultima incursione presso il villaggio di Warabe. L’opinione pubblica mondiale, dopo aver visto il video di Shekau in cui si beffa dell’Occidente per il rapimento compiuto, è scioccata.
Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno deciso di passare all’azione per salvare le studentesse nigeriane rapite. Un piccolo team americano formato da personale altamente specializzato della Cia e dell’Fbi nelle prossime ore giungerà in Nigeria. Il Pentagono, però, è stato chiaro: nessuna squadra d’assalto o missione di salvataggio è al momento in atto ad opera dei reparti speciali americani. La nostra missione primaria è salvare le ragazze – ha detto il presidente Obama - ma prima o poi faremo i conti anche con il gruppo Boko Haram.
Il governo francese invierà agenti dei servizi di sicurezza per aiutare a rintracciare il gruppo terroristico Boko Haram ei suoi ostaggi. Di fronte a tale ignominia – ha detto il ministro degli Esteri Laurent Fabius - la Francia deve reagire. Questo crimine non può essere lasciato impunito.Londra sta per inviare un team dell’MI6 mentre anche la Cina, si è detta pronta a fornire immagini satellitari.
Le informazioni, a distanza di tre settimane del rapimento, restano comunque scarse. I terroristi tengono in ostaggio circa 300 ragazze. Il gruppo ha promesso di venderle come schiave. Almeno due ragazze sarebbero morte, mentre altre 20 potrebbero essersi ammalate. Le ragazze potrebbero essere nascoste in uno dei tanti bunker abbandonati all’interno della foresta Sambisa che è otto volte più grande del Parco Nazionale di Yellowstone ed è terra natia di alcuni tra i serpenti più velenosi del pianeta.
Boko Haram è uno dei tre più grandi gruppi estremisti islamici presenti in Africa. Oltre a Boko Haram in Nigeria, c’è Al Qaeda nel Magreb Islamico (AQIM) ed Al Shabab in Somalia. Da circa due anni, i tre gruppi condividono denaro, armi e campi di addestramento.Boko Haram e Al Shabab hanno sempre avuto una forte vocazione nazionalista.
Soltanto nel 2014, le milizie di Boko Haram hanno fatto 1.500 morti in Nigeria.
Franco Iacch