Settimane intense per l’Egyptian Navy, dopo aver ospitato la Royal Navy, si addestrerà con la Flotta del Mar Nero

(di Stefano Peverati)
18/11/20

Lo scorso 11 novembre la Royal Navy britannica ha condotto un’esercitazione navale in collaborazione con la Egyptian Navy conclusasi con uno sbarco anfibio. L’esercitazione ha avuto luogo al largo di Alessandria e ha visto la partecipazione da parte britannica della nave anfibia HMS Albion (classe Albion) assieme al cacciatorpediniere HMS Dragon (classe Type 45) mentre da parte egiziana la portaelicotteri ENS El Sadat (classe Mistral), la fregata ENS Sharm el Sheik (classe Perry) e la nave da attacco veloce ENS Ali Gad (classe Ambassador Mk.III).

Il task group ha dovuto respingere attacchi simulati provenienti da F-16C dell’Egyptian Air Force e da sciami di barchini armati permettendo una maggior cooperazione e interoperabilità tra i vari sistemi concludendo la simulazione con la presa a terra da parte di una forza congiunta da sbarco di Royal Marines della HMS Albion assieme ai colleghi della 130ᵗʰ Marine Amphibious Brigade della ENS El Sadat.

L’esercitazione rientra nell’ambito del Littoral Response Group che vede da inizio dello scorso settembre simulazioni volte all’addestramento e supporto di nazioni alleate e partner nella regione del Mediterraneo coinvolgendo Egitto, Tunisia, ma anche nazioni del Mar Nero quali Ucraina e Georgia. Queste operazioni sono propedeutiche alla creazione di sinergie e sviluppo di nuove tattiche standardizzate per le marine militari e forze anfibie con il fine di mantenerle al passo con le sfide attuali e del futuro.

Inoltre, nei gironi immediatamente successivi all’addestramento nel Mediterraneo, tre unità egiziane: la corvetta ENS El Fateh (classe Gowind), la fregata ENS Alexandria (classe Perry) e la nave da attacco veloce ENS Ali Gad (classe Ambassador Mk.III) facevano rotta verso Novorossiysk per prendere parte all’esercitazione Friendship Bridge 2020 con le unità della Voyenno-Morskoy Flot della Flotta del Mar Nero. L’esercitazione, che si tiene dal 2015, per la prima volta approda nel Mar Nero ed ha come fine lo stringere ulteriormente la cooperazione militare tra Il Cairo e Mosca negli interessi comuni di sicurezza e stabilità marittima.

Le manovre navali avranno luogo dal 17 al 24 novembre e vedranno simulazioni a 360 gradi a partire da esercitazioni a fuoco reali contro obiettivi terrestri e aerei fino al rifornimento, controllo di navi sospette e soccorso in mare. Già ad ottobre, quando l’esercitazione era in fase di studio, l’esperto militare egiziano magg. gen. Gamal Mazlum ha spiegato che “le forze egiziane arriveranno nel Mar Nero attraverso lo stretto di transito internazionale del Bosforo e dei Dardanelli". "Nel corso delle manovre, le parti eserciteranno compiti di combattimento congiunti secondo tattiche di combattimento avanzate".

Il presidente al-Sisi spera senza dubbio che questi sforzi di addestramento daranno ripensamenti ai nemici regionali sulla sfida agli interessi del Cairo in un Mediterraneo sempre più conteso, chiaro monito alla Turchia sempre più in difficoltà di Erdogan.

L’Egitto sta potenziando e modernizzando notevolmente la propria componente navale che nei prossimi anni vedrà l’ingresso in squadra delle due fregate FREMM GP italiane, delle quattro fregate MEKO A-200EN, delle due rimanenti corvette Gowind e degli ultimi due sottomarini Type 209/1400 permettendo, così, la dismissione delle unità navali più vecchie e non più al passo con le sfide del paese nella tutela delle risorse marine ed il trasferimento di know-how tramite la costruzione in loco di alcune unità.

Queste esercitazioni dimostrano come Il Cairo persegue relazioni estere equilibrate, soprattutto nel campo della difesa, collaborando e acquistando tecnologia militare da svariate nazioni.

Immagini: Royal Navy / MoD Fed. russa