Il Cremlino ha schierato la sua flotta di elicotteri d’attacco di ultima generazione in Siria, a supporto dell’offensiva di terra contro i militanti dello Stato islamico. Le ultime foto satellitari della Airbus Defence & Space, confermano i movimenti avanzati. Quatto elicotteri Ka-52 Alligator e Mi-28N Night Hunter (foto sotto) sono stati rischierati nella base di Al-Shayrat, 30 km a sud-est di Homs.
Nelle prime fase dell’impegno russo in Siria, la base di Al-Shayrat era l’avamposto avanzato per le cannoniere Mi-24 e Mi-35. Presso Hemeimeem, principale base di proiezione degli specnaz in Siria nella provincia costiera di Latakia, è ancora presente il grosso delle forze a rotore russe composte dagli elicotteri Mi-28N e KA-52.
Il Cremlino ha schierato cannoniere Mi-35M ottimizzate per il combattimento notturno nella base di Tiyas ed obici da 122 millimetri D-30 sul fianco nord dell’avamposto. Restano confermati i precedenti asset nella base aerea di Hemeimeem e nella struttura navale di Tartus, ultimo avamposto russo nella Regione dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Le due basi russe sono protette da sistemi stratificati a breve, medio e lungo raggio S300/S400, carri armati T-90.
Il Cremlino ha schierato anche sistemi balistici ad alta precisione ottimizzati per l’utilizzo a distanza ravvicinata Iskander, a protezione della base aerea di Humaymim. Si ignora la variante schierata in Siria che potrebbe essere sia balistica che da crociera. Hemeimeem e Tartus, infine, rientrano nel raggio degli incrociatori missilistici in rotazione schierati a ridosso della costa siriana. A differenza dei costanti aggiornamenti del Ministero della Difesa russo durante la prima fase del conflitto, nella seconda i dettagli sulle missioni ombra e di supporto tattico della sua forza a rotore sono praticamente nulli. Si ignora anche il numero degli elicotteri schierati che, adesso, potrebbero essere tre le 30 e le 40 unità.
Le cannoniere a rotore di ultima generazione rientrano nella seconda parte della strategia russa e rappresentano una risposta ai missili terra-aria giunti in Siria (tramite occidente). Nessun aereo russo impegnato nei primi mesi del conflitto era dotato di contromisure elettroniche contro i MANPADS. I sistemi di disturbo L370 Vitebsk, dovrebbero essere in grado di contrastare la minaccia MANPADS attualmente identificata dal Ministero della Difesa russo in tre sistemi: Strela-2 ( SA-7 'Grail'), Igla-1 (SA-16 'Gimlet') ed il cinese FN-6 (HY-6). Questi elicotteri d’attacco di fascia alta, sono di gran lunga più adatti per operare in un campo di battaglia con minaccia terra-aria, rispetto ai loro predecessori.
Ottimizzati per le operazioni notturne, Havoc, Alligator e Mi-35M fungono da moltiplicatori di forza per tutte le missioni di supporto tattico.
(foto: Airbus Defence & Space / MoD Fed. russa)