Con questo titolo, qualche mese fa, è uscito il documento che, nato dall’applicazione della cosiddetta Open Innovation, ha il compito di meglio comprendere il futuro per proiettarvi lo Strumento Militare. Il concetto è, infatti, il frutto della collaborazione degli “innovatori” del Centro Innovazione Difesa, delle Forze Armate, del comando generale dei Carabinieri, del segretariato generale della Difesa, del Comando Operativo di Vertice Interforze e degli esperti civili del mondo accademico, industriale e della ricerca attestati al network di INNOV@DIFESA.
È inutile dire che l'Italia non è l'unico paese che cerca di capire cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro, attività di pensiero necessaria per cercare di orientare lo sviluppo delle capacità future (meglio nota come strategic foresight), lo fanno tutti i grandi paesi. In un precedente articolo della fine 2019 avevo trattato le attività francesi in tal senso e dato una panoramica storica che può essere utile richiamare alla memoria. La stessa cosa avviene in ambito cyber dove la European Union Agency for Network and Information Security (ENISA), qualche tempo fa, aveva fatto un esercizio simile.
Ma vediamo di capire come è articolato il documento e quali sono le principali linee di tendenza all'orizzonte 2040.
Il documento è molto snello ed è articolato in quattro capitoli che riflettono l’analisi effettuata per aree tematiche (politica, socio-economica, tecnologica e climatico-ambientale), preceduti da una breve introduzione e seguiti dalle conclusioni e da alcuni allegati riassuntivi. Da notare che ogni capitolo è chiuso dall'analisi delle linee guida da perseguire in ambito Sicurezza e Difesa per affrontare i trend emergenti.
Il primo capitolo tratta lo scenario geopolitico futuro (2040+) e mette in evidenza come sarà caratterizzato da profondi cambiamenti rispetto a ciò che vediamo oggi e da ricorrente instabilità, elevata dinamicità e imprevedibilità. In aumento la competizione per l'accesso alle risorse pregiate, per quantità o qualità, in cui gli attori internazionali si muoveranno in modo spregiudicato. Secondo gli studiosi Il tratto fondamentale del quadro geopolitico vede la rinnovata competizione tra le grandi potenze e la messa in discussione dell’Ordine costituito da parte, principalmente, di Russia e Cina e da alcuni attori statali regionali come Iran e Corea del Nord, ma anche da parte di gruppi terroristici internazionali quali Al-Qaida o l'Islamic State. In tutto ciò l'Europa non sembra in grado di giocare un suo ruolo indipendente, troppo impegnata nel superare le sfide interne e le sue talvolta non chiare dinamiche decisionali verso l'esterno per non parlare dei fenomeni migratori che la interesseranno, soprattutto in provenienza dal Sud.
Il secondo capitolo si interessa dello scenario socioeconomico. In primo luogo vi è la crescita demografica che interessa differenti parti del mondo, sicuramente l'Africa. In conseguenza dell’incremento della popolazione mondiale e dei cambiamenti climatici in atto vi è il fenomeno dell'immigrazione con le conseguenti sfide in termini sociali, economici, ambientali e di sicurezza. La sostenibilità ambientale è divenuta sempre più importante. L'aumento della popolazione e lo sviluppo tecnologico richiederanno sempre maggiori risorse, che saranno ancora più contese.
Il terzo capitolo prende in esame le tendenze della tecnologia. Il mondo militare, al pari del resto della società, è profondamente interessato dagli sviluppi tecnologici e dall'influenza sulla società. Uno dei problemi principali è da ricercarsi nella velocità dell'innovazione, velocità che non consente all'uomo di adattarsi in modo equilibrato. Tra le nuove tecnologie, in particolare sono le tecnologie dirompenti quelle che creano spinte difficilmente prevedibili e poco controllabili. Tutto ciò avrà dei forti influssi culturali e sociali che avranno sicuramente forti riflessi sugli equilibri geopolitici e di stabilità. Tra le nuove tecnologie gli sviluppi più attesi sono nel campo dell'Intelligenza Artificiale, delle nanotecnologie, dell'ipervelocità, dei nuovi materiali, della tecnologia quantistica e dei robot e sistemi autonomi, per non citare gli sviluppi dello spazio e del cyberspace. Tutti gli sviluppi sono strettamente legati alla cosiddetta sovranità tecnologica, argomento sempre più percepito come vitale da tutte le parti in campo.
Il quarto ed ultimo capitolo ci permette di capire come l'ambiente che ci circonda sia sempre più importante e instabile. L'ambiente naturale è sempre più soggetto al fattore stress chiamato "Uomo". Riscaldamento globale, innalzamento del livello del mare, incremento (in numero e potenza) di fenomeni atmosferici e naturali "estremi", riduzione della biodiversità, sono sempre più spesso attribuibili all'influenza della nostra specie.
Nelle conclusioni si cerca di armonizzare quanto presentato nel lavoro e di tracciare le possibili traiettorie di sviluppo, tenendo conto delle interdipendenze tra i diversi settori e della elevata instabilità che sembra caratterizzare la nostra epoca e il prossimo futuro. Secondo gli studiosi, lo scenario geopolitico internazionale con orizzonte 2040 sarà caratterizzato da instabilità, dinamicità, imprevedibilità, crisi e conflitti dai contorni molto sfumati e da profondi cambiamenti in ogni settore. Proseguirà la crescita di tensioni economiche e sociali (etniche, religiose e nazionali) e nuovi assetti etico-valoriali cercheranno di prendere il posto degli attuali, in questo scontro tra il nuovo e il vecchio spesso si cercherà di preservare i valori nazionali. I cambiamenti climatici influiranno sulla produzione di risorse, e contestualmente assisteremo ad un aumento della domanda anche a causa della generale crescita della popolazione. Aumenterà la competizione per l'accesso alle risorse pregiate del pianeta (cibo, acqua, energia e materie prime). Spazio e Cyberspace divengono più raggiungibili e campo di scontri tra attori vecchi e nuovi.
In definitiva il mondo del 2040 sembra essere molto più fragile e meno sicuro di quello attuale.
Naturalmente, come potete immaginare, questo articolo non vuol essere in alcun modo esaustivo ma vuol essere semplicemente da stimolo all'approfondimento di un settore di studi poco conosciuto eppure molto importante. Cercheremo perciò di approfondire assieme alcuni settori, provando a dare anche il nostro contributo.
Alessandro Rugolo, Fabrizio Benigni
Per approfondire
- Centro Innovazione della Difesa
- Francia, Red Team: come costruire il futuro - Difesa Online