I Typhoon della Royal Air Force sono ufficialmente entrati in azione contro il Daesh. Il Regno Unito continua a colpire duramente lo Stato Islamico, e la scorsa settimana gli Eurofighter Typhoon schierati nella base di Akrotiri hanno effettuato le prime ricognizioni armate ed i primi raid su Siria e Iraq.
Nelle giornate del 13 e il 14 dicembre, due coppie di Typhoon hanno preso parte alle operazioni su Mosul e Sinjar, ingaggiando con bombe a guida laser Paveway IV una postazione presidiata da una dozzina di terroristi del califfato dotati di RPG e un appostamento dove era stato segnalato un cecchino. Entrambi i target sono stati distrutti.
Il 10 dicembre un'altra coppia di Typhoon, in collaborazione con un altro jet della collazione internazionale NATO, hanno eliminato un bunker/rifugio dell'ISIS localizzato in una zona isolata nel Nord dell'Iraq.
Tutte le sortite sono decollate dalla base aerea di Akotiri (AKT), Cipro, dove lo scorso 4 dicembre sono stati inviati in tutto 6 Typhoon per incrementare la forza aera composta da Tornado GR4 e MQ-9 Reaper che prendono parte all'Operazione anti-IS 'Shader'.
Il Typhoon, nonostante sia un caccia intercettore e di superiorità aerea, può essere impiegato con successo come cacciabombardiere, compito che lo ha portato al battesimo del fuoco nella missione 'Ellamy' o 'Odyssey Dawn' durante l'intervento in Libia nel 2011. Le modifiche apportate gli permettono infatti di essere armato con bombe a guida laser Paveway, missili da crociera SCALP, ASM Brimstone, Storm Shadow, e anti-radar ALARM.
La Royal Air Force possiede 53 Eurofighter Typhoon, la seconda tranche prevede altri 67 apparecchi.
(foto: RAF)