Condotta tattica, manovre ad alto grado di intensità e gestione di un sottomarino in scenari operativi, in due sole parole: “Black Steel", è questo il nome con il quale si identifica l'esercitazione che da nove anni permette agli ufficiali sommergibilisti di ottenere l'abilitazione al comando di unità subacquee.
L'edizione 2024 ha visto la partecipazione di tre frequentatori che a breve saranno chiamati a ricoprire l'ambito incarico di comandante di sottomarino della Marina Militare italiana, al culmine di un lungo e avvincente iter d'impiego nella componente sommergibili. È il coronamento di un sogno per chi, dopo anni trascorsi ad imparare ed applicare le più complesse tecniche della navigazione e della tattica nella dimensione sottomarina, si troverà ora ad affrontare nuove sfide quale leader del proprio equipaggio.
Dopo una fase teorica, condotta presso il servizio addestramento del comando flottiglia sommergibili, nella quale sono stati affrontati gli aspetti riguardanti la condotta tattica nonché la gestione dell'equipaggio secondo le moderne dottrine dello Human Factor e del Crew Resource Management, i frequentatori hanno svolto un'intensa attività pratica in mare, a bordo del Sommergibile Venuti, assumendo, sotto la supervisione degli istruttori, il ruolo di comandante di sottomarino in uno scenario operativo complesso.
Tra le principali attività condotte in mare, i tre ufficiali sono stati impegnati nella pianificazione e condotta di operazioni di pattugliamento occulto, sorveglianza infrastrutture critiche subacquee, ricognizione costiera, intercetto ed attacco di unità navali militari, sfruttando tutto il potenziale tecnologico di cui i sottomarini nazionali dispongono.
Una tradizione, quella della Black Steel, che di anno in anno si rinnova lasciando in dote alla squadra navale comandanti pronti ad operare nella dimensione sottomarina a tutela e difesa degli interessi nazionali.