Si è tenuta l'8 marzo a Palazzo Marina la riunione del Project Team di EPC in presenza, dedicata al progetto della corvetta europea (European Patrol Corvette), una classe di unità navali di seconda linea progettata in coordinamento con alcune delle Marine UE e che sarà costruita da un consorzio industriale costituito da quattro aziende di tre Paesi diversi, tra cui il colosso italiano Fincantieri.
Hanno partecipato alla riunione i rappresentanti della Marina italiana, di Spagna, Francia, Grecia e dell'Agenzia europea per la difesa (EDA).
L'incontro, dedicato alla stesura dei requisiti comuni, è stato fondamentale per sviluppare ulteriormente il documento di sviluppo capacitivo alla base del progetto e per sugellare la convergenza di intenti dei quattro Paesi in maniera da rendere il progetto certamente concretizzabile da parte del Consorzio industriale.
Il progetto European Patrol Corvette (EPC) si inquadra nell'ambito della Permanent Structured Cooperation (PESCO), ovvero la cooperazione internazionale strutturata dell'Unione europea nel settore della Difesa. In particolare EPC è un progetto proposto dalla Marina Militare italiana, supportato dal ministero della Difesa e approvato dalla Commissione europea il 12 novembre 2019.
L'iniziativa, nata a seguito della firma avvenuta il 3 giugno 2019 di una lettera d'intenti congiunta con la Marina Militare francese, ha suscitato l'interesse di diverse nazioni che hanno in seguito manifestato l'intenzione di aderire in qualità di partecipant Member State. Ad oggi sono quindi coinvolte l'Italia (come coordinatrice), Francia, Grecia, Spagna e Portogallo (in qualità di osservatore).
Grazie al supporto dell'Agenzia europea per la difesa (Eda), referente istituzionale per la fase di definizione ed armonizzazione dei requisiti comuni, è stata trovata una convergenza per la redazione dei documenti d'impianto iniziali con l'obiettivo di stabilire le linee di sviluppo dell'intero programma.
La corvetta europea sarà una nave militare del tipo pattugliatore, dotata di spiccate doti di flessibilità, in grado di svolgere molteplici missioni e pertanto sia compiti di “presenza e sorveglianza" che quelli con un profilo “combat".
L'obiettivo è quello di perseguire una sempre maggiore sinergia ed ottimizzazione ai fini dello sviluppo dello strumento marittimo e, al contempo, superare la frammentazione che caratterizza oggi l'UE, dove esistono più di 30 tipi di classe di unità (dalle 500 alle 4000 tonnellate).
Dopo la riunione dell'8 marzo, i prossimi step sono quelli dell'avvio del processo di approvazione nazionale dell'Esigenza Operativa per sugellare i risultati conseguiti e proseguire nell'elaborazione progettuale definendo i requisiti di dettaglio.
Il contratto per la realizzazione delle corvette europee potrebbe essere firmato già dal 2025 e l'impostazione della prima nave potrebbe avvenire nel 2026 con consegna a partire dal 2030.