Mediterraneo Orientale. Il cacciatorpediniere Luigi Durand de La Penne della Marina Militare, ha preso parte all’esercitazione multinazionale EUNOMIA 2020, nell’ambito dell’iniziativa denominata "Cooperazione quadripartita Italia - Francia - Cipro - Grecia".
L'esercitazione, svolta dalle prime ore del mattino di mercoledì 26 agosto al 28 agosto, ha coinvolto l’equipaggio di Nave Durand de La Penne e gli allievi della seconda classe dell’Accademia Navale, imbarcati per la campagna d'istruzione estiva, in una intensa serie di esercitazioni congiunte con la Marina francese, la Marina greca e la Marina cipriota.
Molteplici gli assetti aeronavali che ciascuno degli Stati partecipanti ha impiegato in questa attività, tra cui la fregata francese La Fayette, la fregata greca Kountouriotis e il pattugliatore cipriota Ioannides. Numerosi anche gli assetti aerei, come gli otto F-16 e un Embraer R-99 greci, tre Rafale francesi, oltre a varie tipologie di elicotteri.
Le unità, a sud dell’isola di Cipro, si sono cimentate in una sequenza di manovre cinematiche ravvicinate, dando prova di grande sinergia, coordinazione e intesa tra le diverse Marine europee coinvolte. Hanno anche partecipato ad un’attività simulata di ricerca e recupero naufraghi, per poi passare ad un’esercitazione di difesa aerea, con Nave Durand de La Penne in prima linea a protezione della formazione navale.
Un programma serrato e estremamente stimolante che ha costituito una imperdibile occasione di formazione e addestramento non solo per l’equipaggio di Nave Durand de La Penne, ma anche e soprattutto per gli allievi dell’Accademia Navale. I cadetti, alla loro prima esperienza a bordo di una nave operativa, stanno infatti completando la Campagna di Istruzione 2020 che li porterà a indossare, a breve, il primo grado da ufficiale, cioè quello di aspirante guardiamarina: passaggio cruciale nella loro formazione professionale.
L’avvio di una cooperazione quadripartita (QUAD) nasce su iniziativa congiunta di Italia e Francia allo scopo di tutelare la libertà di navigazione, condurre attività di naval diplomacy e incrementare l’interoperabilità tra le Marine partecipanti, garantendo una presenza aeronavale continuativa nel Mediterraneo Orientale in aderenza alla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare.
In tale scenario, l’Italia, attraverso il proprio strumento navale, assicura fattivamente la propria partecipazione all’iniziativa, nell’ottica di proteggere gli interessi energetici nazionali, rafforzare la cooperazione, consolidare il coordinamento con le Marine coinvolte e gli altri dispositivi marittimi operanti nell’area e contribuire alle attività di presenza e sorveglianza nella regione.