Il 10 giugno 1918 il comandante Luigi Rizzo e il guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei “MAS 15” e “MAS 21” attaccarono una formazione navale austriaca affondando la corazzata "Santo Stefano”.
Una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare durante la 1ª guerra mondiale alla quale è stata dedicata la Giornata della Marina Militare, istituita il 13 marzo 1939.
Ricorrenza celebrata questa mattina a Palazzo Marina, alla presenza del ministro della difesa Roberta Pinotti che nel suo intervento ha sottolineato più volte l’importante ruolo svolto dalla marina italiana nel Mediterraneo, grazie anche alla posizione geografica centrale, e quindi altamente strategica, del nostro Paese.
Il ministro ha ringraziato i marinai d’Italia per il contributo quotidianamente offerto nella missione Mare Nostrum, dispositivo che coniuga il valore umanitario a quello del contrasto alla criminalità: “Non potete, non possiamo essere lasciati soli - ha aggiunto il ministro - l’Europa e le principali Organizzazioni internazionali devono aiutarci a sostenere il peso e la fatica di questo straordinario impegno”.
Ieri a tal proposito un portavoce dell'Onu ha affermato che l'Italia non può essere lasciata sola. Serve una risposta internazionale.
Al termine della cerimonia il collegamento in videoconferenza da Nuova Delhi con i due fucilieri di marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Ricordando che il governo e il Dicastero stanno percorrendo tutte le strade possibili per una giusta conclusione della vicenda, il ministro Pinotti ha evidenziato l’importanza del sostegno ottenuto in proposito dall’Europa e dalla Nato. “I nostri marò – ha detto – erano in missione antipirateria, coperti dall’immunità funzionale e questo certifica l’alveo internazionale in cui deve essere inquadrata la vicenda".
Nel corso della cerimonia il ministro Pinotti ha consegnato le onorificenze – due Medaglie d’Argento al Valor di Marina e tre Medaglie di Bronzo al Valor di Marina – a militari che si sono particolarmente distinti nello svolgimento delle loro attività.
Fonte: Marina Militare