Nave Alliance, dopo aver completato la prima fase di ricerche scientifiche nello stretto di Fram e aver costeggiato il limite sud dei ghiacci della calotta polare, con direttrice nord-est ha superato l'80° parallelo, raggiungendo il Norske Banken, un'area a settentrione delle Isole Svalbard in cui i dati su carta nautica sono molto radi o inesistenti.
Oggi che la calotta polare si presenta dimezzata rispetto a trent'anni fa – passata, infatti, dai 7 milioni di km2 ai 3,5 odierni – lo studio dei ghiacci e la deriva della calotta artica, l'apertura di nuovi spazi marittimi, con conseguenti aspetti connessi alla sicurezza della navigazione, sono ulteriori filoni d'interesse del programma di ricerca High North (HN).
Nel corso dell'estate artica, caratterizzata da 24 ore di luce, la banchisa polare a nord delle Svalbard si presenta in contrazione, con un'ampia area del Mar Glaciale Artico che diventa progressivamente esplorabile per alcune settimane. Tale area, tuttavia, resta caratterizzata da una rimarchevole variabilità delle condizioni meteorologiche, con fitti banchi di nebbia e repentini mutamenti nel corso della giornata, che celano alla vista i ghiacci e complicano anche il tracciamento con il radar di navigazione. Questi fattori rendono la navigazione particolarmente complessa e insidiosa: il comandante, capitano di fregata Manuel Fantinati e tutti gli ufficiali di vascello, in accordo al Polar Code, sono formati, addestrati e hanno le competenze necessarie sia per la condotta in sicurezza della navigazione in acque polari sia per la gestione degli aspetti di sicurezza e le emergenze.
La pianificazione quotidiana della navigazione e delle consequenziali attività di ricerca è avvenuta sfruttando le acquisizioni dei radar satellitari a orbita polare elio-sincrona COSMO-SkyMed, nella stringente partnership con il provider e-Geos sviluppata negli ultimi anni, col quale l'Istituto Idrografico della Marina (IIM) collabora nell'ambito del progetto ARNACOSKY (ARctic NAvigation with COsmo SKYmed).
Nel corso della campagna, attraverso la pianificazione di acquisizioni satellitari in finestre temporali dedicate alle ricerche, è stato possibile campionare e parametrizzare in situ blocchi di ghiaccio (c.d. ground truth). Il lavoro di post-analisi ha permesso quindi la calibrazione dei dati satellitari che, in uno sviluppo futuro dei database, potrà generare sistemi tecnologicamente all'avanguardia in grado di stimare con accuratezza i cambiamenti dei parametri fisici direttamente da remoto, senza la necessità di operare in situ.
Lungo il Norske Banken, in prossimità della linea dei ghiacci, sono proseguite anche tutte le altre attività idro-oceanografiche trasversali con rilievi Multi-Beam Eco Sounder (MBES) e prese di fondo. In considerazione delle particolari condizioni meteorologiche – con costanza di alta pressione, assenza di moto ondoso, e venti da sud che hanno tenuto compatta la linea dei ghiacci – le esplorazioni sono proseguite in un ampio tratto di acque che si sono aperte in direzione nord, superando l'82° parallelo. Le attività condotte a queste latitudini, oltre a fornire dati scientifici di primissimo valore in aree inesplorate, hanno anche rappresentato un primato assoluto per l'equipaggio, essendo la prima volta che un'Unità battente bandiera della Marina raggiunge una latitudine così alta.
Anche in questa edizione di HN, l'IIM si è fatto promotore attivo, agendo sia da facilitatore nella costruzione di network virtuosi con il mondo scientifico e accademico sia da incubatore di conoscenze settoriali strategiche in un'area estremamente ricca di peculiarità come l'Artico. Tale postura attiva è tra l'altro in linea con il programma Ocean Science Decade for Sustainable Development, 2021-2030 che ha nei 3 pilastri della esplorazione, ambiente ed educazione i propri principi cardine. Proprio nel campo della 'educazione', HN ha sostenuto le attività di ricerca di 2 giovani studenti vincitori del bando “The Polar Initiative" della Fondazione principe Alberto II di Monaco, in una nuova collaborazione promossa tra Fondazione e Marina Militare. In particolare, a bordo dell'Alliance il dott. Florian Heinze dell'università di Stoccolma ha contribuito alle mappature batimetriche che nei prossimi mesi saranno condivise al servizio idrografico norvegese - corrispondente all'autorità cartografica competente per la zona artica di interesse - e confluiranno nella prossima edizione della carta IBCAO GEBCO (International Bathymetric Chart of the Arctic Ocean – General Bathymetric Charts of the Ocean); il dott. Matteo Monzali, PHD dell'università Bicocca di Milano, è stato invece coinvolto, in attività di telerilevamento satellitare, nell'ambito della valutazione delle condizioni della neve e dei ghiacci, in relazione ai cambiamenti climatici.
Le attività di HN24 – l'ottava campagna del programma – hanno avuto uno spessore scientifico considerevole, con un'area mappata pari ad oltre 5.200 chilometri quadrati – circa la superficie della Liguria –, 9 prese di sedimento su fondali anche dell'ordine dei 3.000 metri e 45 misurazioni dei parametri caratteristici della colonna d'acqua.
Con la tradizionale sosta logistica a Tromso Nave Alliance ne ha completato la fase esecutiva, a cui seguirà come da prassi quella altrettanto importante e cruciale del post processing rispetto alla mole di dati e campionamenti raccolti. In occasione della partenza dal porto del 10 agosto la nave ha ospitato la visita del sottosegretario di Stato alla Difesa con delega alla Marina, on. Matteo Perego di Cremnago che, accompagnato dal capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino, ha rivolto un saluto all'equipaggio sottolineando come “la regione Artica sia caratterizzata da una crescente fragilità determinata dai dinamici, quanto preoccupanti, mutamenti che ne interessano gli aspetti climatologici e, di riflesso, le correlate ripercussioni, in fieri e potenziali, sul piano geopolitico, geostrategico ed economico-finanziario di portata globale. In tale quadro, le importanti attività del programma di ricerca e sperimentazione marittima High North24, permettono di misurare, monitorare e valutare tali cambiamenti nella regione". Nell'occasione l'ammiraglio Credendino ha voluto ringraziare l'equipaggio affermando: "dovete essere orgogliosi di quanto fatto in un'area di crescente interesse strategico per la Forza Armata ed il Paese".